Traduzione di Maria Rosaria Leggieri
Cheng Jie era in piedi di fronte alla finestra e meditava intensamente su un problema che di recente l’aveva lasciata molto perplessa. Il Signore Gesù disse, “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demoni, e fatte in nome tuo molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità” (Matteo 7:21–23). Solo coloro che obbediscono alla volontà del Padre celeste potranno entrare nel Regno dei Cieli. Ora, ho abbandonato tutto, mi sono dedicata a Dio e mi impegno molto quotidianamente rappresento quel qualcuno che obbedisce al Padre celeste e alla Sua volontà? Se questo non è obbedire alla volontà del Padre celeste, alla fine, dovrei esser messa da parte ed eliminata da Dio? Durante una riunione, Cheng Jie fece presente la sua confusione.
Zheng Qiuhua disse: “Cheng, noi operiamo con passione per far sì che il Vangelo del Signore si diffonda, mettendo da parte le cose e dedicandoci a Lui. Non stiamo forse esaudendo le richieste del Padre celeste? Quando il Signore verrà, Egli ci porterà sicuramente nel Regno celeste. Noi dobbiamo avere questo tipo di fede!”.
Durante la riunione altri due cristiani concordarono su ciò che Zheng Qiuhua aveva da dire. Erano convinti del fatto che impegnarsi tanto fosse la strada per avere accesso al Regno dei Cieli.
Dopo aver ascoltato ciò che avevano da dire, Cheng Jie rispose, “Ci sono alcune cose che non riesco a capire. Se questo è davvero il caso, perché Gesù ha detto che coloro che diffondono il Vangelo, scacciano i demoni e compiono molti miracoli nel nome del Signore erano persone malvagie? Ci deve essere una verità di cui dobbiamo andare alla ricerca. Non può essere così semplice come immaginiamo che sia”.
Li Mo, che era dello stesso parere di Cheng Jie, annuì, concordando col punto di vista di Cheng Jie. Lei disse, “Credo, a proposito della questione che la chiave di tutto sia solo capire che cosa significa obbedire alla volontà di Dio…”.
Prima che Li Mo potesse terminare, Zheng Qiuhua interruppe e disse, “Mi ricordo che fratello Paolo disse: ‘Io ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbata la fede; del rimanente mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; […]’” (II Timoteo 4:7–8).
Li Mo disse “Sorella Zheng, però, Gesù non disse che impegnarsi tanto fosse la stessa cosa che obbedire alla volontà di Dio. Infatti, era il contrario. Egli definì persone malvagie coloro che si impegnavano molto senza obbedire alla Sua volontà. Come si spiega questo? Paolo disse che le corone della giustizia erano state messe da parte per lui. Questo è stato solo il suo pensiero personale. Esistono prove nella Bibbia riguardo a quello che disse? Gesù approvò le cose dette da lui? Le parole di Paolo sono ancora le parole dell’uomo e non rappresentano le parole di Dio. Se dobbiamo osservare il percorso di Dio, siamo tenuti a prendere come modello le parole di Dio”.
Qiu Yulin, che era andato via per ascoltare i sermoni e ritornato, disse: “‘La maggior parte di noi cristiani osservano la prospettiva che impegnarsi con zelo è la stessa cosa che osservare la volontà di Dio’. Spesso ho anche riflettuto questa prospettiva è in armonia con la verità e le intenzioni di Dio. Mi è venuto in mente di come i farisei ebrei avessero viaggiato attraverso il mare e la terra per compiere l’opera del Vangelo, e avessero pregato di frequente ai crocevia e avessero anche digiunato. Dal punto di vista dell’uomo, essi compivano molte opere buone ed erano molto devoti. Tuttavia, come mai alla fine si trovarono di fronte alla condanna e la maledizione di Dio? Dio esplora le profondità del cuore dell’uomo. Anche se i farisei patirono molto, tuttavia, tutto quello che facevano era eseguire le cerimonie religiose e discutere delle conoscenze bibliche e delle teorie. Essi non misero affatto in pratica le parole di Dio, né tanto meno osservarono i Suoi comandamenti. Tutto quello che fecero fu solo al fine di ricevere benedizioni e ottenere, come pure per il loro proprio status e sostentamento. I loro cuori fondamentalmente non amavano Dio e non veneravano affatto Dio. Quando Gesù venne a compiere la Sua opera, Egli portò il Vangelo del Regno dei Cieli, dicendo alla gente di confessare e di pentirsi e compì molti miracoli. L’opera di Gesù e le Sue parole ebbero autorità e potere. Nessun altro avrebbe potuto dire o fare queste cose. Tuttavia, dinanzi all’opera di Gesù, i farisei non ebbero un cuore che ricercava la verità. Essi resistettero persino e condannarono follemente Gesù, e infine Lo crocifissero. Tutto ciò non fece altro che esporre completamente la loro natura che odiava la verità come pure la loro essenza ipocrita. Questo fatto ci permette di vedere che il duro lavoro fondamentalmente non equivale a obbedire alla volontà di Dio. Se non mettiamo in pratica le parole di Dio e non osserviamo i Suoi comandamenti, pur impegnandoci tanto, non saremo in grado di ottenere la approvazione di Dio.
Successivamente, cercai di capire che cosa significhi obbedire alla volontà di Dio. Quali sono le manifestazioni e le realizzazioni dell’obbedire alla volontà di Dio? Quando consultai la Bibbia, mi battei nelle seguenti parole che Gesù pronunciò: ‘Se uno mi ama, osserverà la mia parola; […] Chi non mi ama non osserva le mie parole; […]’ (Giovanni 14:23–24). ‘Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli’ (Giovanni 8:31). ‘Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso’ (Matteo 22:37–39). Obbedire alla volontà di Dio significa che dobbiamo obbedire alla via di Dio ed ai Suoi comandamenti e adempiere ai nostri doveri secondo le esigenze di Dio. Se non rispettiamo le parole di Gesù ma quelle dell’uomo provenienti dalla Bibbia nel servire il Signore, questo non sarebbe considerato obbedire alla volontà del Padre celeste”.
Li Mo disse: “Sì, ci sono molte persone che, dopo aver creduto nel Signore, in realtà soffrirono molto e pagarono un prezzo alto, incontrando persino tribolazioni eppure non abbandonarono il Signore. Tuttavia, tutto quello che fecero è stato al fine di ricevere le benedizioni e ottenere ricompense. Il loro obiettivo era entrare nel Regno dei Cieli e ottenere la corona della giustizia. Questo tipo di investimento e spesa è praticamente come condurre un affare con Dio. È pieno di inganni e intenzioni e obiettivi personali. In buona sostanza queste persone non amano Dio, né tanto meno si sottomettono a Lui Come è possibile definirli che obbediscono alle decisioni di Dio? Questo è un fatto simile a quello del pastore Zhu proveniente dal villaggio di Liu. Ciò che egli dice nei suoi sermoni e ciò che egli fa a casa sono due cose diverse. Egli dice ai suoi fratelli e sorelle di essere tollerante e paziente, eppure, quando egli è a casa picchia sua moglie. Egli non mette affatto in pratica le parole di Dio. Durante la predica, egli testimonia sempre sé stesso invece di esaltare e rendere testimonianza al Signore. Egli racconta sempre come si mette tutto da parte e si dedica al Signore e che ha consumato diverse paia di scarpe per Dio. E tutto ciò perché i suoi fratelli e le sue sorelle lo adorino e lo ammirino. Secondo voi rispettare ciò che Dio ha deciso per noi è fingere di operare e di dedicarsi al Signore e tuttavia non eleva mai il Signore né Gli rende testimonianza, ma si mette in realtà in mostra sotto tutti gli aspetti in modo che gli altri lo ammirino? Il loro duro lavoro è secondo il cuore di Dio? Non stanno compiendo il male e facendo resistenza a Dio proprio come hanno fatto i farisei?”.
Qiu Yulin disse: “È così. Quando ero fuori ad ascoltare i sermoni, ho ricevuto un libro. È veramente utile. Permettetemi di leggere un passaggio da questo testo per tutti. ‘Io decido la destinazione di ciascuna persona non in base all’età, all’anzianità, alla quantità di sofferenza, né men che meno, al grado in cui suscitano compassione, ma in base al fatto che possieda la verità. Non c’è altro criterio di scelta che questo. Dovete rendervi conto che tutti coloro che non seguono la volontà di Dio saranno puniti. Questo è un dato di fatto immutabile. Pertanto, tutti coloro che vengono puniti, sono puniti in tal modo a motivo della giustizia di Dio e come retribuzione delle loro numerose malvagie azioni. […]’ (‘Devi preparare una quantità sufficiente di buone azioni per la tua destinazione’). Da questo passaggio, possiamo osservare che Dio determina se siamo buoni o cattivi in base al fatto se obbediamo alla volontà di Dio o meno. Egli determina la nostra destinazione finale in base a se vivere la realtà della verità. Queste cose non sono determinate dal nostro comportamento esteriore, né sono determinate da quanto duro lavoro eseguiamo. Da ciò possiamo osservare la giustizia di Dio”.
Improvvisamente, per Cheng Jie divenne tutto chiaro. Disse con gioia, “Grazie a Dio! Penso a come siamo in grado di impegnarci tanto per Dio ma è tutto in modo che possiamo ricevere le benedizioni ed entrare nel Regno celeste in futuro e non per sottomissione a Dio e amore per Lui. Perciò quello che facciamo non ha nulla a che vedere con l’obbedire alla volontà di Dio. Compiere azioni positive all’esterno senza sottomettersi a Dio e amarLo interiormente è tutto vano! Dovremmo concentrarci sull’obbedienza alle parole di Dio e noi dovremmo credere e seguire Dio secondo ciò che Dio ci chiede. Il principio basilare comporta l’osservanza ai comandamenti di Dio e il tradire Dio”.
Li Mo disse “Sì. Noi non obbediamo al cammino di Dio ma facciamo affidamento sulla nostra immaginazione e prospettiva di credere in Dio. Alla fine, saremo esattamente come i farisei che credevano in Dio ma non Lo riconobbero. Non facciamo altro che allontanarci dal sentiero tracciato dal Signore, opponendoGli resistenza. Anche se esteriormente soffriamo tanto, indipendentemente da quanto impegno abbiamo profuso, restiamo comunque degli esseri umani che resistono a Dio”.
Cheng Jie disse, “Ora abbiamo capito che impegnarsi tanto non vuol dire obbedire a ciò che ha deciso Dio e ancor meno vale come criterio per entrare nel Regno dei Cieli. Obbedire a alla volontà significa che è possibile sottomettersi a Dio ed obbedire al Suo percorso, indipendentemente dall’opera che Egli compie, da ciò che Egli dice e da quello che Egli chiede, dedicandosi soddisfare Dio e testimoniarLo, essendo totalmente devoti a Dio senza fare accordi con Dio. E solo questo tipo di persona è nella condizione di entrare nel Regno dei Cieli. Un esempio di questo genere di persona ci viene dato da Abramo e Pietro. Indipendentemente da ciò che Dio ha chiesto loro, essi furono in grado di ricercare le intenzioni di Dio e obbedirGli. Essi furono persone che rispettarono le parole di Dio, Lo venerarono e mantennero le distanze dal male”.
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