Poi scesero dall'alto luogo in città, e Samuele s'intrattenne con Saul sul terrazzo. L'indomani si alzarono presto; allo spuntar dell'alba, Samuele chiamò Saul sul terrazzo, e gli disse: ‘Vieni, ch'io ti lasci partire’. Saul s'alzò, e uscirono fuori ambedue, egli e Samuele. Quando furon discesi all'estremità della città, Samuele disse a Saul: ‘Di' al servo che passi, e vada innanzi a noi (e il servo passò); ma tu adesso fermati, ed io ti farò udire la parola di Dio’.
Allora Samuele prese un vasetto d'olio, lo versò sul capo di lui, baciò Saul e disse: ‘Jahvè non t'ha egli unto perché tu sia il capo della sua eredità? Oggi, quando tu sarai partito da me, troverai due uomini presso al sepolcro di Rachele, ai confini di Beniamino, a Tseltsah, i quali ti diranno: Le asine delle quali andavi in cerca, sono trovate; ed ecco tuo padre non è più in pensiero per le asine, ma è in pena per voi, e va dicendo: Che farò io riguardo al mio figliuolo? E quando sarai passato più innanzi e sarai giunto alla quercia di Tabor, t'incontrerai con tre uomini che salgono ad adorare Iddio a Bethel, portando l'uno tre capretti, l'altro tre pani, e il terzo un otre di vino. Essi ti saluteranno, e ti daranno due pani, che riceverai dalla loro mano. Poi arriverai a Ghibea-Elohim, dov'è la guarnigione dei Filistei; e avverrà che, entrando in città, incontrerai una schiera di profeti che scenderanno dall'alto luogo, preceduti da salteri, da timpani, da flauti, da cetre, e che profeteranno. E lo spirito di Jahvè t'investirà e tu profeterai con loro, e sarai mutato in un altr'uomo. E quando questi segni ti saranno avvenuti, fa' quello che avrai occasione di fare, poiché Dio è teco. Poi scenderai prima di me a Ghilgal; ed ecco io scenderò verso te per offrire olocausti e sacrifizi di azioni di grazie. Tu aspetterai sette giorni, finch'io giunga da te e ti faccia sapere quello che devi fare’. E non appena egli ebbe voltate le spalle per partirsi da Samuele, Iddio gli mutò il cuore, e tutti quei segni si verificarono in quel medesimo giorno. E come giunsero a Ghibea, ecco che una schiera di profeti si fece incontro a Saul; allora lo spirito di Dio lo investì, ed egli si mise a profetare in mezzo a loro. Tutti quelli che l'avean conosciuto prima, lo videro che profetava coi profeti, e dicevano l'uno all'altro: ‘Che è mai avvenuto al figliuolo di Kis? Saul è anch'egli tra i profeti?’ E un uomo del luogo rispose, dicendo: ‘E chi è il loro padre?’ Di qui venne il proverbio: ‘Saul e anch'egli tra i profeti?’ E come Saul ebbe finito di profetare, si recò all'alto luogo. E lo zio di Saul disse a lui e al suo servo: ‘Dove siete andati?’ Saul rispose: ‘A cercare le asine; ma vedendo che non le potevamo trovare, siamo andati da Samuele’. E lo zio di Saul disse: ‘Raccontami, ti prego, quello che vi ha detto Samuele’. E Saul a suo zio: ‘Egli ci ha dichiarato positivamente che le asine erano trovate’. Ma di quel che Samuele avea detto riguardo al regno non gli riferì nulla. Poi Samuele convocò il popolo dinanzi a Jahvè a Mitspa, e disse ai figliuoli d'Israele: ‘Così dice Jahvè, l'Iddio d'Israele: Io trassi Israele dall'Egitto, e vi liberai dalle mani degli Egiziani e dalle mani di tutti i regni che vi opprimevano. Ma oggi voi rigettate l'Iddio vostro che vi salvò da tutti i vostri mali e da tutte le vostre tribolazioni, e gli dite: Stabilisci su di noi un re! Or dunque presentatevi nel cospetto di Jahvè per tribù e per migliaia’. Poi Samuele fece accostare tutte le tribù d'Israele, e la tribù di Beniamino fu designata dalla sorte. Fece quindi accostare la tribù di Beniamino per famiglie, e la famiglia di Matri fu designata dalla sorte. Poi fu designato Saul, figliuolo di Kis; e lo cercarono, ma non fu trovato. Allora consultarono di nuovo Jahvè: ‘Quell'uomo è egli già venuto qua?’ Jahvè rispose: ‘Guardate, ei s'è nascosto fra i bagagli’. Corsero a trarlo di là; e quand'egli si presentò in mezzo ai popolo, era più alto di tutta la gente dalle spalle in su. E Samuele disse a tutto il popolo: ‘Vedete colui che Jahvè si è scelto? Non v'è alcuno in tutto il popolo che sia pari a lui’. E tutto il popolo diè in esclamazioni di gioia, gridando: ‘Viva il re!’ Allora Samuele espose al popolo la legge del regno, e la scrisse in un libro, che depose nel cospetto di Jahvè. Poi Samuele rimandò tutto il popolo, ciascuno a casa sua. Saul se ne andò anch'egli a casa sua a Ghibea, e con lui andarono gli uomini valorosi a cui Dio avea toccato il cuore. Nondimeno, ci furono degli uomini da nulla che dissero: ‘Come ci salverebbe costui?’ E lo disprezzarono e non gli portarono alcun dono. Ma egli fece vista di non udire.