Traduzione di Thea Marazzita
Cadeva la prima pioggia mista neve di quest’inverno. Ero alla finestra, guardavo questa pioggia invernale. Anche se la pioggia non mi batteva addosso, ogni centimetro di me era pervasa da brividi gelati.
Qualche giorno prima, il leader della nostra unità ci disse: “Xiaowang ha avuto un grave problema al fegato ed è già stato all’ospedale per le cure. Il suo dottore ha detto che la sua malattia è infettiva, può essere trasmessa da persona a persona tramite contatto diretto, attraverso il cibo, o altri contatti. Siccome siamo stati spesso a contatto con lui, potremmo essere infetti anche noi. Perciò, dobbiamo andare subito all’ospedale per fare un check-up”. Le parole del leader gettarono l’ufficio nel caos e tutti erano preoccupati di esser stati contagiati. Così, io e i miei colleghi andammo all’ospedale, impazienti di essere visitati. Dopodiché, aspettai nervosamente il risultato. Presto, arrivò. Quando il dottore me lo consegnò, mi disse: “Mi dispiace doverle dire che è una portatrice di Epatite B, e che forse ne è affetta da molto”. Non credevo alle mie orecchie. Pensavo di non aver sentito bene e gli chiesi di ripetere. Ma il dottore mi disse con dispiacere: “Mi ha capito bene. È vero. È meglio che si prenda un po’ di tempo per curarsi. Se perde tempo, ho paura che la sua condizione potrebbe aggravarsi. In tal caso, sarebbero grossi guai se la malattia sfociasse in un cancro al fegato. Per di più, questo virus non può essere eliminato, lo si ha per tutta la vita. Deve essere pronta psicologicamente”. Ascoltando le sue parole, sentii il gelo divorarmi e le gambe come morte. Rabbuiata, con il foglio del test in mano, non so come, ma riuscii ad arrivare a casa.
Una volta arrivata, mi lasciai cadere sul letto e le lacrime cominciarono a sgorgare liberamente. Pensai: ho solo trent’anni. È il periodo più bello della vita. Ho ancora molti sogni da realizzare. Perché devo avere questa malattia? Può essere che ci abbia convissuto per tutta la vita? Quanto vivrò? E poi, servono molti soldi per le cure, come le pagherò? Pensando queste cose, non riuscii a trattenere un pianto a dirotto… Da quel momento, avrei vissuto nella preoccupazione e nella paura. Mi sentivo spesso debole, l’addome si rilassò e la schiena faceva male. Non potevo fare nulla e la mia mente era nel caos. Dopo poco tempo, il leader mi disse all’improvviso che Xiaowang era morto. Apprendendo questa notizia, mi sentii fiacca e debole all’istante. Pensai: è morto? Xiaowang si è ammalato ed è morto? Era ancora così giovane. Sembra che questo tipo di malattia epatica sia mortale. Quindi… Sarò io la prossima? Sentii che la mia vita era senza speranza e non volevo fare nulla, vivendo nell’oscurità totale.
Visto che non avevo soldi per pagare le onerose spese mediche, dovetti smettere di andare all’ospedale per le cure, e mi affidai ad un rimedio della medicina popolare che mi aveva dato un amico per avere un po’ di sollievo. Comunque, non capivo: credevo in Dio da molto tempo ed Egli avrebbe dovuto prendersi cura di me e proteggermi. Allora perché mi ero presa questa malattia? Proprio allora, due sorelle della nostra Chiesa vennero a farmi visita. Mi chiesero preoccupate della mia condizione e mi aiutarono a risolvere alcuni problemi. Poi pazientemente conversarono con me e mi dissero: “Il verificarsi della malattia è dovuto all’amore di Dio ed è sicuramente sostenuto dalle Sue buone intenzioni. Persino quando il tuo corpo è colpito dalla sofferenza, non prendere spunto da Satana. Loda Dio nella malattia e godi di Dio in mezzo alle tue lodi. Non perderti di coraggio di fronte alla malattia, continua a cercare e non darti mai per vinto, e Dio farà splendere la Sua luce su di te. Quanto fu leale Giobbe? Dio Onnipotente è un medico potentissimo! Dimorare nella malattia è essere malato, ma dimorare nello spirito è stare bene. Se disponi di un solo respiro, Dio non ti lascerà morire. La vita di Cristo risorto è dentro di noi. Manchiamo davvero di fede nella presenza di Dio, e possa Dio infondere fede autentica in noi. La parola di Dio è davvero dolce! La parola di Dio è una medicina potente! Svergogna il diavolo e Satana! Se ci aggrappiamo alla parola di Dio, avremo sostegno e la Sua parola salverà rapidamente i nostri cuori! Dissipa ogni contesa e mette tutto in pace. La fede è come un ponte di un solo ceppo: coloro che abiettamente si aggrappano alla vita avranno difficoltà ad attraversarlo, ma coloro che sono pronti a sacrificare se stessi possono attraversarlo senza problemi. Se l’uomo nutre pensieri timidi e timorosi, verrà ingannato da Satana. Questi teme che attraversiamo il ponte della fede per entrare in Dio. Satana escogita ogni modo possibile per inviarci i suoi pensieri, noi dovremmo sempre pregare che la luce di Dio splenda su di noi, e dobbiamo sempre confidare in Dio per purificarci dal veleno di Satana. Faremo sempre pratica nel nostro spirito per giungere vicino a Dio. Lasceremo che Dio abbia il dominio su tutto il nostro essere”.
Dopo aver letto la parola di Dio, il mio cuore si illuminò all’istante. Oggi, Dio non vuole che viva nel timore e nella paura; al contrario, mi permette di appoggiarmi ed affidarmi a Lui ancor di più, cosicché, attraverso la malattia, io possa sviluppare una vera fede in Lui e superare tutti i tranelli di Satana, seguendo la Sua parola ed essendoNe testimone. Ripensando a questi giorni, da quando seppi di avere questa malattia, vissi continuamente nella paura e nel terrore. Quando pensavo a quello che mi aveva detto il dottore, non avevo la testa per far nulla, perdevo addirittura la speranza per la vita e il futuro. Cosa ancora più grave, perdevo la fede in Dio, lamentandomi che Egli non mi aveva protetto. Mi era rimasto un briciolo di fede da qualche parte? Alla luce dei fatti, realizzai che la mia fede in Dio era poca da far pietà. Se pensiamo a Giobbe, egli dovette affrontare la perdita di tutto ciò che possedeva, soffrendo pene atroci, eppure non perse la fede in Dio e riuscì ad onorare il Suo santo nome. Alla fine, ottenne l’approvazione e le benedizioni di Dio. In verità, dietro ai fatti si nascondono le buone intenzioni di Dio! Capendo questo, riacquistai la fiducia in Dio. Non avrei dovuto perdere la fede in Lui, a prescindere dal fatto che guarissi o meno dalla malattia. Dio è onnipotente e niente è impossibile per Lui: ha persino resuscitato i morti… per non parlare della mia malattia. Quindi, mi presentai a Dio, pregando: “Oh Dio! In questi giorni ho convissuto con la mia malattia, sempre preoccupata di morire. Ho perso la mia fede in Te, lamentandomi persino di non aver ricevuto la Tua benedizione. Non ho cercato le Tue intenzioni, e per poco non sono caduta nel tranello di Satana. Che sciocca sono! Oh Dio! Grazie per aver fatto in modo che le mie sorelle di Chiesa conversassero con me, permettendomi di capire le Tue intenzioni. Sei un Dio che governa ogni cosa, e oggi, mi rimetto completamente a Te. Non importa se le mie condizioni sono buone o cattive, voglio solo obbedire alle Tue disposizioni”. Dopo la preghiera, non avevo più paura e mi rimisi alla mano di Dio. Durante quel periodo, la parola di Dio “Dio Onnipotente è un medico potentissimo! Dimorare nella malattia è essere malato, ma dimorare nello spirito è stare bene. Se disponi di un solo respiro, Dio non ti lascerà morire” era sempre presente nei miei pensieri e mi dava la sicurezza e il coraggio per affrontare la malattia, che lentamente smise di condizionarmi. Continuavo a leggere le parole di Dio e cantavo gli inni tutti i giorni. Appena avevo tempo, partecipavo alle riunioni e comunicavo con i fratelli e le sorelle. Quando avevo un compito, lo portavo a termine. Così, inconsciamente, il mio disagio fisico iniziò ad andarsene e io iniziai a sentirmi rilassata… Anche il mio umore migliorò.
Due mesi dopo, tornai in ospedale per un controllo. Sorprendentemente, il dottore mi disse: “Sta già migliorando, non c’è nulla di spiacevole. Anche l’infezione è passata. Aspetti un po’ di tempo e poi si controlli di nuovo. Se non ci sono problemi, sarà guarita del tutto”. A questa notizia, mi emozionai molto e scoppiai in lacrime. Sapevo che si trattava della salvezza di Dio. In quel momento, sentii davvero l’autorità e il potere della Sua parola. Avevo usato solo un rimedio della medicina popolare; non mi aspettavo minimamente che, miracolosamente, la mia condizione stesse migliorando. Non potei far altro che ringraziare Dio. Egli è davvero onnipotente e governa ogni cosa. Questa esperienza ha fatto crescere ancor di più la mia fede in Lui.
Una volta, durante la mia devozione spirituale, lessi il passaggio seguente della parola di Dio: “Alcuni si rinvigoriscono non appena comprendono che la fede in Dio porterà loro benedizioni, ma si indeboliscono non appena sentono di dover affrontare degli affinamenti. Questo è credere in Dio? …Nonostante chi ha delle credenze religiose abbia fede in Dio, costoro non cercano di modificare la propria indole, non perseguono la conoscenza di Dio e sono solo alla ricerca delle attrattive della carne. Molti fra voi nutrono una fede che appartiene alle categorie delle credenze religiose. Questa non è la vera fede in Dio”. Queste parole mi sfiorarono il cuore: dipingevano esattamente la mia situazione. Ripensandoci, quando ero in salute e la mia vita era un successo, credevo fermamente in Dio, ero sicura di Lui, non avevo dubbi; ero determinata ad obbedirGli e a soddisfarLo. Ma quando arrivò la malattia, la mia fede crollò automaticamente; vissi nella negatività e nella debolezza, piena di risentimento e incomprensione verso Dio. Ora capivo che il mio modo di concepire la fede in Dio era sbagliato: volevo solo ricevere misericordia e grazia da Lui. Pensavo ancora che finché avrei creduto in Dio, Egli mi avrebbe protetto e si sarebbe preso cura di me, mantenendomi in salute e aiutandomi ad avere successo in ogni cosa. Quando dovetti affrontare qualcosa che andava contro la mia volontà, mi lamentai subito di Dio, tradendoLo e abbandonandoLo. Quella fede impura e basata sul baratto poteva essere considerata fede? Non ero forse una miscredente? Pensai anche alle prove di Giobbe: non solo perse ricchezza e beni e tutta la prole in una notte, ma anche il suo corpo era attraversato dal dolore. Comunque, diceva: “Jahvè ha dato, Jahvè ha tolto; sia benedetto il nome di Jahvè” (Giobbe 1:21). Sebbene credesse in Dio e Lo adorasse, non condusse trattative con Lui; a prescindere dalle benedizioni o dalle privazioni di Dio, egli Lo onorò comunque e ne fu testimone, gettando Satana nella vergogna totale. Dio approvò la sua fede e moltiplicò le benedizioni per lui. Ma quando arrivò la malattia, io non fui testimone come Giobbe. La mia fede in Dio era impura e basata sul baratto… Era semplicemente il desiderio di ottenere grazia e benedizioni, di chiedere pane per abbuffarmi. E questo ha causato un dolore troppo forte nel cuore di Dio! Pensando ciò, sentii il bisogno di inginocchiarmi e pregare Dio: “Oh Dio, grazie per avermi illuminata della Tua luce, mi rendo conto di aver avuto un’idea sbagliata della fede in Te, e come Tua creatura devo obbedire alle Tue disposizioni, senza pretendere niente da Te. E poi, non importa quanto si aggraverà la mia condizione, non Ti pregherò di curare il mio dolore e la mia malattia, ma di aiutarmi ad obbedire alle Tue disposizioni. Voglio darTi tutta me stessa, senza chiederTi più niente”.
Quando capii l’intenzione di Dio, il mio cuore si liberò dall’angoscia. Continuavo a leggere la parola di Dio e uscivo a predicare il Vangelo con i fratelli e le sorelle ogni volta che potevo. Quando gli altri mi vedevano, mi dicevano che non sembravo malata. Dopo un po’ di tempo, andai all’ospedale per un controllo. Prima di uscire di casa, pregai Dio dicendo che, a prescindere dai risultati, ero decisa ad obbedirGli, senza mai lamentarmi di Lui. Quando vidi il risultato del test, ne fui sbalordita. C’era un “più” nella colonna degli anticorpi sul foglio dei risultati dei test di laboratorio. Significava che il mio corpo aveva già prodotto gli anticorpi: non solo ero guarita dall’Epatite B, ma non avrei più dovuto preoccuparmi di venir contagiata. Non mi sarei mai aspettata un risultato del genere. Non resistetti e scoppiai in lacrime di gratitudine. Dio è davvero onnipotente e meraviglioso! Mi sono solo comportata secondo le Sue parole, rimettendomi alle Sue mani e obbedendo alle Sue disposizioni… E sono guarita. Ho davvero percepito l’amore di Dio per me! Attraverso la malattia, ho anche cambiato il mio modo di concepire la fede in Dio, e ho capito che Egli non è solo un Dio misericordioso e amorevole, ma anche giusto e santo. Quando mi lamentavo di Lui, Dio mi voltò le spalle; quando mi rivolsi a Lui, Egli mi rivelò il Suo volto sorridente. Dio è infinitamente degno del mio amore. Da oggi in poi, a prescindere da ciò che mi succederà, voglio obbedire alle Sue disposizioni, compiendo il mio dovere per ripagarLo del Suo amore. Gloria a Dio!
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