Lettura del giorno: Salmi 32:8
Riflessioni sul versetto di oggi…
La volontà di Dio ci indica e ci insegna il modo in cui dovremmo andare avanti. Vi sono molte sofferenze, finezze, e tribolazioni sul cammino difficile e accidentato per raggiungere il Regno dei Cieli. Tuttavia, noi credenti in Dio non abbiamo nessuna intenzione di soffrire nella carne, ma bramiamo l’agio e il benessere. Perciò, Dio non solo ci mostra la strada giusta, ma osserva anche ogni nostra parola e azione. Egli ci avverte ogni qualvolta ci smarriamo. Questo è l’amore infinito di Dio per noi. Ma pochi credenti prendono a cuore questo aspetto e considerano qual è il percorso che Dio vuole che seguiamo. In verità, Dio pone grande attenzione al cammino che percorriamo e spera che si possa percorrere un cammino di amore e obbedire a Dio come Pietro. Ricordo un brano delle parole di Dio, “Dopo avere subìto un bel po’ dell’opera di Dio, Pietro acquisì una certa perspicacia e molto discernimento. Inoltre capiva bene il principio del servire, e in seguito fu in grado di essere pienamente devoto a ciò che Gesù gli affidò. Il grande affinamento da lui ricevuto era perlopiù dovuto al fatto che, nel suo agire, sentiva che doveva troppo a Dio e che non sarebbe mai stato in grado di sdebitarsi con Lui, e riconosceva che l’umanità è assai corrotta, perciò nella sua coscienza si sentiva in colpa. Gesù gli aveva detto molte cose e all’epoca Pietro capiva pochissimo. Talvolta continuava a opporre resistenza e a ribellarsi. Dopo che Gesù fu inchiodato alla croce, Pietro finalmente cominciò a risvegliarsi e si sentì terribilmente in colpa. Alla fine raggiunse il punto in cui non accettava qualsiasi idea da lui formulata che non era giusta. Conosceva molto bene la propria condizione e conosceva bene anche la santità del Signore. Di conseguenza nel suo cuore si accrebbe ulteriormente l’amore per il Signore, e Pietro si concentrò maggiormente sulla propria vita. Per questo motivo soffrì grandi patimenti e, sebbene a volte paresse afflitto da una grave malattia e sembrasse perfino essere sulla soglia della morte, dopo avere subìto più volte questo affinamento, capì meglio sé stesso, e solo in questo modo acquisì un autentico amore per il Signore. Si potrebbe dire che avesse trascorso l’intera sua vita nell’affinamento e ancor più nel castigo. La sua esperienza era diversa da quella di ogni altra persona, e il suo amore superava quello di chiunque non fosse stato perfezionato. Il motivo per cui fu scelto come modello è che durante la sua vita sperimentò il massimo tormento e le sue esperienze furono le più efficaci. Se voi davvero siete in grado di percorrere l’ultima tappa del cammino proprio come Pietro, non vi è una singola creatura che possa sottrarvi le vostre benedizioni”. Pertanto, il cammino di Pietro è l’unico sul quale Dio ci insegna a camminare. Solo perseguendo ciò che Pietro ha perseguito e facendo le esperienze che egli ha sperimentato potremo finalmente ottenere belle benedizioni preparate da Dio.