Quand’anche i monti s’allontanassero e i colli fossero rimossi, l’amor mio non s’allontanerà da te, né il mio patto di pace sarà rimosso, dice Jahvè, che ha pietà di te.
- Isaia 54:10
Da questo versetto, possiamo osservare l’amore di Dio e la Sua preoccupazione per l’umanità. L’amore di Dio è sempre stato con coloro che Egli intende salvare, affinché possano ottenere la pace. Da quando Dio ha creato gli uomini, li ha amati silenziosamente, ha soddisfatto i loro bisogni e li ha condotti fino ai giorni nostri. Anche se noi umani siamo sempre più ribelli e resistenti a Dio e persino Lo neghiamo dopo essere stati corrotti da Satana, la Sua salvezza e il Suo amore per noi non scemano anche se Gli disobbediamo. Per esempio, quando Dio Si è fatto carne ed ha compiuto l’opera di redenzione nell’Età della Grazia, Gli è stata opposta resistenza, ed è condannato e respinto dal popolo ebraico. Tuttavia, il Signore Gesù non ha rinunciato a salvare gli uomini a causa della loro condanna e del loro rifiuto. Invece, Egli fu disposto ad essere crocifisso per redimere l’umanità dal peccato. Negli ultimi giorni, Dio Si fa ancora una volta carne e ha espresso tutta la verità per purificare e salvare l’umanità, e ha compiuto l’opera di giudizio a partire dalla casa di Dio per purificare e perfezionare l’uomo. Dio fa questo affinché l’umanità possa liberarsi dal peccato, raggiungere la salvezza e ritornare a Lui. Da quando il Vangelo di Dio degli ultimi giorni ha cominciato a diffondersi, gli è stata opposta resistenza, è stato condannato e respinto dal governo del Partito Comunista Cinese e dal mondo religioso. Tuttavia, Dio non ha distrutto l’umanità a causa della loro ribellione e resistenza. Invece, Egli sta lavorando per salvare l’umanità con amore supremo e grande tolleranza, aspettando che chi ha cuore e spirito si volga indietro. Anche se Dio alla fine distruggerà coloro che non possono essere salvati, la Sua misericordia e il Suo amore sono ancora con i Suoi seguaci. Proprio come dice Dio, “Dio aveva disprezzato l’uomo perché Gli era ostile, ma nel Suo cuore la Sua premura, sollecitudine, e misericordia per l’umanità rimasero immutate. Persino quando la distrusse, il Suo cuore restò identico. Quando l’umanità raggiunse un certo livello di corruzione e di disobbedienza verso Dio, Egli dovette distruggerla per via della Sua indole e della Sua essenza, e in conformità ai Suoi principi. Grazie alla Sua essenza, tuttavia, continuò a compatirla e volle addirittura usare diversi modi per redimerla, cosicché potesse restare in vita. Invece, gli uomini si opposero a Dio, continuarono a disobbedirGli e si rifiutarono di accettare la Sua salvezza, cioè le Sue buone intenzioni. Per quanto Dio li esortasse, rammentasse loro, li sostentasse, li aiutasse o li tollerasse, essi non compresero e non colsero tutto questo, né vi prestarono attenzione. Nonostante il dolore, Dio non dimenticò di concedere loro la massima tolleranza, aspettando che si ravvedessero. Dopo aver raggiunto il Suo limite, Egli fece ciò che doveva fare senza la minima esitazione. In altre parole, ci furono un periodo e un processo specifici dal momento in cui Dio pianificò di distruggere l’umanità all’inizio ufficiale della Sua opera di distruzione. Questo processo ebbe luogo per permettere all’uomo di ravvedersi e fu l’ultima possibilità che Dio gli diede. Dunque cosa fece Dio in questo periodo precedente la distruzione dell’umanità? Svolse un’opera notevole sull’uomo per far sì che non dimenticasse e per esortarlo. Per quanto il Suo cuore fosse in preda al dolore e alla sofferenza, Egli continuò a esercitare la Sua premura, sollecitudine ed enorme misericordia sull’umanità. Che cosa deduciamo da questo? Indubbiamente vediamo che l’amore di Dio per gli uomini è reale, e non puramente formale. È concreto, tangibile e percepibile, non fasullo, artefatto, ingannevole o pretenzioso”.
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