Vangelo del giorno con commento: qual è la vera "salvezza"?
Leggendo questo versetto delle Scritture “Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9), molti fratelli e sorelle pensano: il Signore Gesù è stato crocifisso come offerta per il peccato allo scopo di redimerci, quindi siamo già stati salvati perché crediamo in Lui e non c’è bisogno di ricevere altra salvezza. Ciò significa che saremo rapiti nel Regno dei Cieli non appena il Signore tornerà. È corretto pensarla così? Siano stati veramente salvati quando abbiamo accettato la redenzione del Signore Gesù? E che cosa significa essere veramente salvati? Se non sappiamo rispondere a questa domanda, è molto probabile che perderemo l’opportunità di essere salvati da Dio.
Nelle Scritture si dice: “Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio” (Efesini 2:8). Questo versetto ci fa capire che essere salvati si riferisce da un lato alla salvezza di Dio che viene data all’uomo, e dall’altro al fatto che l’uomo guadagna la salvezza che Dio gli ha liberamente dato per via della sua fede in Lui. Ciò vuol dire che quando l’opera di salvezza di Dio scende sull’uomo, l’uomo la guadagna se crede in Dio e Lo segue. All’inizio l’umanità era corrotta, non sapeva come vivere sulla terra e nemmeno che cosa fossero i peccati, né tanto meno come adorare Dio. C’era il rischio che questa umanità cadesse preda di Satana in qualsiasi momento. Per questo, Dio iniziò la Sua opera di salvezza tra gli uomini. Nell’Età della Legge, attraverso Mosè, Dio emanò leggi e comandamenti, guidò l’umanità appena nata nella vita sulla terra, guidandola nell’alimentazione, nell’abbigliamento, nel procurarsi un riparo e dei mezzi di trasporto; le insegnò ad andare d’accordo gli uni con gli altri, ad adoraLo e a servirLo, a offrirGli sacrifici e a immolare tori e capre per espiare i peccati. Se le persone seguivano le leggi stabilite da Jahvè Dio, venivano benedette. Diversamente, venivano punite e trovavano la morte, per esempio, attraverso la lapidazione o il fuoco del paradiso. Di conseguenza, nell’Età della Legge, l’opera di Dio consisteva nell’usare le leggi per vincolare le azioni degli uomini e per giustificarli o condannarli, così che potessero rendersi conto dei propri peccati. A quel tempo, chiunque invocasse il nome di Jahvè Dio e seguisse le Sue leggi veniva benedetto e salvato. Come dice Gioele 2:32: “Chiunque invocherà il nome di Jahvè sarà salvato”. Questo versetto spiega il significato dell’essere salvati nell’Età della Legge.
Malgrado ciò, sappiamo tutti che nonostante le persone sapessero quali fossero i peccati grazie alle leggi di Jahvè Dio, i veleni di Satana erano già instillati in loro poiché erano state corrotte. Quindi, alla fine dell’Età della Legge, nessuno fu in grado di seguire la legge e tutti persero il timore di Dio, al punto che sacrificarono animali ciechi o zoppi sull’altare di Jahvè Dio. Se avessero continuato così, avrebbero rischiato di essere condannati e giustiziati in virtù della legge. Per salvare l’uomo e permettergli di liberarsi dai vincoli e dalla condanna della legge, Dio Si incarnò e venne inchiodato alla croce come offerta per il peccato, dando inizio alla nuova opera di salvezza. Da quel momento in poi, chi accettava Gesù Cristo e credeva in Lui non sarebbe stato condannato per il mancato rispetto della legge. Al contrario, i suoi peccati venivano perdonati grazie alla salvezza di Gesù Cristo. Nel frattempo, questi uomini vivevano nella grazia, nella pace e nella gioia conferite loro dal Signore. Di contro, i capi dei sacerdoti, gli scribi che servivano Jahvè e gli ebrei che li seguivano rimasero ostinatamente ancorati alle leggi dell’Antico Testamento e non ammisero che il Signore Gesù fosse Dio, men che meno accettarono la Sua redenzione, ma Lo uccisero inchiodandoLo alla croce, offendendo l’indole di Dio e cadendo vittime della Sua punizione e maledizione. Alla fine, persero la possibilità di ottenere la salvezza del Signore.
Nell’Età della Grazia, il Signore Gesù perdonò i nostri peccati e fummo salvati grazie alla nostra fede. Tuttavia, questa salvezza significa unicamente che i nostri peccati sono stati perdonati e che non saremo condannati o giustiziati in virtù della legge. Non significa che siamo stati purificati e liberati dalle catene del peccato e men che meno che potremo entrare né Regno dei Cieli. Questo perché la nostra natura peccaminosa è ancora radicata in noi. Infatti, spesso inconsciamente commettiamo dei peccati e resistiamo a Dio, perché siamo incatenati al peccato. Facciamo qualche esempio. Tutti sappiamo che il Signore Gesù ci ha insegnato a essere tolleranti e pazienti con gli altri e ad amarli come noi stessi; malgrado ciò, visto che gli altri intaccano i nostri interessi e la nostra reputazione, spesso siamo prevenuti nei loro confronti; quindi non li sopportiamo o non li trattiamo con amore, e continuiamo a odiarli. Il Signore ci ha insegnato a essere puri e onesti come bambini quando parliamo e agiamo; eppure, per proteggere la nostra reputazione e il nostro prestigio, ricorriamo continuamene alla menzogna e all’inganno. Il Signore ci ha insegnato a ringraziare per tutte le cose, ma davanti a delle circostanze sfavorevoli o a dei disastri, inconsapevolmente ci lamentiamo e fraintendiamo Dio, e perdiamo persino la fede in Lui. Le Scritture dicono: “Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore” (Ebrei 12:14). Il Signore è santo. Tuttavia, l’indole corrotta satanica è ancora in noi e non siamo stati purificati, quindi come possiamo vedere il volto del Signore? Come possiamo dire di essere stati veramente salvati?
Che cosa significa essere veramente salvati? Leggiamo le parole di Dio: “Nell’Età della Grazia, infatti, i demoni si allontanavano dall’uomo con l’imposizione delle mani e con la preghiera, ma l’indole corrotta rimaneva ancora nell’uomo. Egli veniva guarito dalla malattia e perdonato per i suoi peccati, ma l’opera per rigettare l’indole satanica corrotta nell’uomo non si compiva dentro di lui. Egli fu salvato e perdonato per i suoi peccati solo grazie alla fede, ma la sua natura peccaminosa non fu rimossa e restò ancora dentro di lui. I peccati dell’uomo furono perdonati attraverso Dio incarnato, ma ciò non significa che egli non abbia alcun peccato dentro di sé. I peccati dell’uomo poterono essere perdonati attraverso il sacrificio per il peccato, ma l’uomo non è riuscito a risolvere il problema di come non peccare più e di come la sua natura peccaminosa possa essere rigettata completamente e trasformata. I peccati dell’uomo furono perdonati grazie all’opera della crocifissione di Dio, ma l’uomo continuò a vivere nella vecchia indole satanica corrotta. Egli, dunque, deve essere completamente salvato dall’indole satanica corrotta cosicché la sua natura peccaminosa venga rigettata completamente e non si sviluppi mai più, permettendo così di cambiare l’indole dell’uomo. Ciò richiede che egli comprenda il cammino della crescita nella vita, la via della vita e il modo di cambiare la propria indole. Impone anche che egli agisca in conformità a questo cammino cosicché l’indole dell’uomo possa cambiare gradualmente ed egli possa vivere sotto lo splendore della luce e fare tutte le cose in conformità alla volontà di Dio, rigettare l’indole satanica corrotta e liberarsi dall’influenza satanica delle tenebre, emergendo così pienamente dal peccato. Solo allora l’uomo riceverà la salvezza completa”. “Benché Gesù compia molte cose tra gli uomini, ha soltanto completato la redenzione di tutta l’umanità, Si è sacrificato per il peccato dell’uomo e non ha liberato l’uomo dalla sua indole corrotta. Salvare completamente l’uomo dall’influenza di Satana non solo ha comportato il fatto che Gesù Si facesse carico dei peccati dell’uomo come sacrificio per i peccati, ma ha anche richiesto che Dio compisse un’opera maggiore per liberare completamente l’uomo dalla sua indole corrotta da Satana. E perciò, dopo che all’uomo sono stati perdonati i peccati, Dio Si è nuovamente incarnato per condurlo verso l’età nuova, e ha iniziato l’opera di castigo e giudizio, e quest’opera ha introdotto l’uomo in un regno più elevato. Tutti coloro che ubbidiscono al Suo dominio godranno di una verità superiore e riceveranno maggiori benedizioni. Vivranno realmente nella luce e guadagneranno la verità, la via e la vita”.
Dalle parole di Dio capiamo che nell’Età della Grazia il Signore Gesù Si è limitato a completare l’opera della Sua redenzione dell’umanità, e non ha svolto il lavoro di giudizio e purificazione dell’uomo; perciò, la sporcizia e la corruzione fanno ancora parte di noi. Se rimaniamo nell’Età della Grazia, possiamo unicamente essere perdonati per i nostri peccati, poiché la natura peccaminosa rimane radicata in noi e continuiamo a rivelare la nostra indole satanica. Quindi, non possiamo raggiungere la purificazione né entrare nel Regno di Dio. Di conseguenza, se vogliamo raggiungere la purificazione e liberarci completamente dall’influenza di Satana, abbiamo bisogno che Dio realizzi un’altra fase della Sua opera di giudizio e purificazione per trasformarci. Solo così possiamo liberarci dalla nostra indole satanica corrotta e ritrovare le sembianze originali degli uomini quando erano appena stati creati. Solo allora saremo veramente salvati. Quindi, dobbiamo uscire dall’Età della Grazia, accettare e obbedire all’opera di Dio Onnipotente degli ultimi giorni e avere esperienza della Sua opera di giudizio e castigo. Solo in questo modo possiamo essere realmente purificati e salvati in modo completo da Dio. Ciò è in linea con quanto scritto nella Bibbia: “Che dalla potenza di Dio, mediante la fede, siete custoditi per la salvazione che sta per esser rivelata negli ultimi tempi” (I Pietro 1:5).
Attraverso questa condivisione capiamo che nell’Età della Legge l’uomo poteva essere salvato obbedendo alla legge. Tuttavia, quest’opera era solo l’inizio dell’opera di salvezza che è servita a far capire agli uomini quali fossero i loro peccati, senza, tuttavia, essere salvati. Poi, nell’Età della Grazia, avendo creduto nel Signore, l’uomo ha ottenuto la salvezza e, confessandosi davanti a Lui dopo averli compiuti, ha ricevuto anche il perdono dei peccati. Ma, poiché la radice del peccato dell’uomo non era stata rimossa, questi poteva ancora peccare e resistere a Dio, quindi non era stato veramente salvato. Tuttavia, nella fase finale, Cristo degli ultimi giorni, Dio Onnipotente ha espresso molte verità e ha compiuto l’opera di giudizio e di castigo per eliminare i peccati. Quest’opera ha lo scopo di salvare completamente l’umanità dall’influenza di Satana. Solo se seguiamo le orme di Dio e accettiamo il Suo giudizio alla fine dei tempi possiamo essere salvati. Nel passato, le persone che avevano servito devotamente Jahvè Dio pensavano che sarebbero state salvate se avessero invocato il nome di Jahvè. Esse hanno rifiutato la salvezza del Signore Gesù e alla fine hanno provato il dolore dell’oppressione. Allo stesso modo, se restiamo convinti di essere stati salvati perché crediamo in Gesù, e che pertanto saremo rapiti nel Regno dei Cieli quando Egli tornerà, e rifiutiamo di accettare la salvezza di Dio degli ultimi giorni, non perderemo forse l’ultima opportunità di essere salvati come coloro che hanno rifiutato Gesù nell’Età della Grazia? In Apocalisse 14:4 si dice: “Essi son quelli che seguono l’Agnello dovunque vada”. Ciò dimostra che l’opera di Dio non rimane congelata in una fase, ma va sempre avanti. Solo coloro che seguono le orme dell’Agnello saranno vincitori. Alla fine, l’auspicio è quello di riuscire a mettere da parte le nostre nozioni ed essere coloro che seguono da vicino le orme dell’Agnello, così da accettare la salvezza di Dio degli ultimi giorni e partecipare alla meravigliosa festa.
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