38 |27 Ottobre 2020
Comprendere l’autorità di Dio dalla macro- e dalla microprospettiva
L’autorità di Dio è unica. È l’espressione caratteristica e l’essenza speciale dell’identità di Dio Stesso. Nessun essere creato o non creato possiede tale espressione caratteristica ed essenza speciale; soltanto il Creatore possiede questo tipo di autorità. Vale a dire, soltanto il Creatore, Dio l’Unico, è espresso in questo modo e ha questa essenza. Perché parlare dell’autorità di Dio? In cosa si distingue l’autorità di Dio Stesso da quella della mente dell’uomo? Che cos’ha di speciale? Perché è particolarmente significativo parlarne qui? Ciascuno di voi deve considerare attentamente la questione. Per la maggior parte delle persone, l’“autorità di Dio” è un’idea vaga, molto difficile da capire, e ogni discussione al riguardo ha molte probabilità di essere nebulosa. Così ci sarà inevitabilmente un divario tra la conoscenza dell’autorità di Dio che l’uomo è in grado di possedere e l’essenza della Sua autorità. Per colmarlo, occorre arrivare gradualmente a conoscere l’autorità di Dio mediante persone, eventi, cose o fenomeni della vita reale che siano alla portata dell’uomo, che gli uomini siano in grado di comprendere. Benché l’espressione “autorità di Dio” possa sembrare insondabile, l’autorità di Dio non è affatto astratta. Egli è accanto all’uomo ogni minuto della sua vita, guidandolo ogni giorno. Nella vita quotidiana, dunque, ogni persona vedrà e sperimenterà necessariamente l’aspetto più tangibile della Sua autorità. Questa tangibilità è una prova sufficiente dell’esistenza di questa autorità e permette totalmente di riconoscere e di comprendere il fatto che Dio la possiede.
Egli ha creato tutte le cose e, avendole create, ha il dominio su di loro. Inoltre, Egli controlla tutto. Che cosa significa l’idea secondo cui “Dio controlla tutto”? Come si può spiegare? Come si applica alla vita reale? Come potete arrivare a conoscere l’autorità di Dio comprendendo il fatto che “Dio controlla tutto”? Dall’espressione stessa “Dio controlla tutto” dovremmo dedurre che ciò che Egli controlla non è una parte dei pianeti, del creato, né tantomeno dell’umanità, bensì ogni cosa: dal gigantesco al microscopico, dal visibile all’invisibile, dalle stelle nell’universo alle cose viventi sulla terra, oltre ai microorganismi che non si vedono a occhio nudo o agli esseri che esistono in altre forme. Questa è la definizione precisa del “tutto” che Dio “controlla” e coincide con l’ambito in cui Egli esercita la Sua autorità, con l’estensione della Sua sovranità e del Suo governo.
Prima che l’umanità vedesse la luce, il cosmo – tutti i pianeti, tutte le stelle del cielo – esisteva già. Al macrolivello, questi corpi celesti hanno orbitato regolarmente, sotto il controllo di Dio, per tutta la loro esistenza, a prescindere dagli anni della sua durata. Quale pianeta va dove e in quanto tempo; quale pianeta svolge quale compito e quando; quale pianeta ruota lungo quale orbita, e quando scompare o viene sostituito; tutte queste cose continuano senza il minimo errore. Le posizioni dei pianeti e le distanze tra loro seguono tutte schemi rigorosi, che si possono descrivere mediante dati precisi; i percorsi lungo cui viaggiano, la velocità e gli schemi delle loro orbite, i momenti in cui essi sono in varie posizioni si possono quantificare precisamente e descrivere mediante apposite leggi. I pianeti seguono queste leggi da millenni, senza mai discostarsene. Nessun potere può cambiare o interrompere le loro orbite o gli schemi che seguono. Poiché le leggi speciali che ne governano il movimento e i dati precisi che li descrivono sono prestabiliti dall’autorità del Creatore, essi obbediscono a queste leggi da soli, sotto la Sua sovranità e il Suo controllo. Al macrolivello non è difficile per l’uomo scoprire alcuni schemi, dati e leggi o fenomeni curiosi e inspiegabili. Sebbene l’umanità non ammetta che Dio esiste, sebbene non accetti il fatto che il Creatore ha creato ogni cosa e ha il dominio su di essa, e inoltre non riconosca l’esistenza della Sua autorità, gli scienziati, gli astronomi e i fisici umani osservano sempre più spesso come l’esistenza di tutte le cose dell’universo, e i principi e gli schemi che ne dettano i movimenti, siano tutti governati e controllati da una vasta e invisibile energia oscura. Questo fatto costringe l’uomo ad affrontare e a riconoscere che tra questi schemi di movimento c’è un Potente che orchestra ogni cosa. Il Suo potere è straordinario e, anche se nessuno è in grado di vederNe il vero volto, Egli governa e controlla ogni cosa in ogni momento. Nessun uomo o nessuna forza può andare oltre la Sua sovranità. Di fronte a questo fatto, l’uomo deve riconoscere che le leggi che governano l’esistenza di tutte le cose non possono essere controllate dagli esseri umani né modificate da nessuno; e allo stesso tempo deve ammettere che gli esseri umani non sono in grado di comprenderle appieno. Esse non si attuano spontaneamente, bensì sono dettate da un Signore e Padrone. Queste sono tutte espressioni dell’autorità di Dio che l’umanità riesce a percepire a un macrolivello.
Al microlivello, tutte le montagne, i fiumi, i laghi, i mari e i continenti che l’uomo osserva sulla terra, tutte le stagioni che egli vive, tutte le cose che popolano la terra, comprese le piante, gli animali, i microorganismi e gli esseri umani, sono sottoposti alla sovranità di Dio, sono controllati da Lui. Sotto la Sua sovranità e il Suo controllo, tutte le cose vedono la luce o scompaiono in conformità ai Suoi pensieri, le loro vite sono tutte governate da determinate leggi, ed esse crescono e si moltiplicano nel loro rispetto. Nessun essere umano o nessuna cosa è al di sopra di queste leggi. Perché? L’unica risposta è l’autorità di Dio. O, per dirlo in altro modo, i Suoi pensieri e le Sue parole; perché Dio Stesso fa ogni cosa. Vale a dire che sono l’autorità e la mente di Dio a creare queste leggi; esse variano e cambiano a seconda dei Suoi pensieri, e tali variazioni e cambiamenti avvengono o scompaiono tutti ai fini del Suo piano. Si prendano le epidemie, per esempio. Scoppiano senza preavviso, nessuno ne conosce le origini o le ragioni esatte per cui accadono e, ogni volta che un’epidemia raggiunge un certo luogo, coloro che sono condannati non possono sfuggire alla catastrofe. La scienza umana sa che le epidemie sono provocate dalla diffusione di microbi virulenti o nocivi, ed essa non può prevederne o controllarne la velocità, la propagazione e il metodo di trasmissione. Benché l’umanità resista loro con ogni mezzo possibile, non può determinare quali persone o animali verranno inevitabilmente colpiti quando scoppieranno le epidemie. L’unica cosa che gli esseri umani possono fare è provare a prevenirle, a contrastarle e a indagarle. Però nessuno conosce le cause ultime che spiegano l’inizio o la fine di ogni singola epidemia, e nessuno può controllarle. Di fronte all’insorgenza e alla diffusione di un’epidemia, la prima misura che gli esseri umani adottano è lo sviluppo di un vaccino, ma spesso l’epidemia si estingue da sola prima che sia pronto. Perché le epidemie si estinguono? Alcuni dicono che i germi sono stati messi sotto controllo, altri che dipende dai cambi di stagione… Quanto all’attendibilità di queste ipotesi assurde, la scienza non è in grado di fornire spiegazioni né di dare risposte precise. L’umanità non si trova di fronte soltanto a queste ipotesi, ma anche all’incapacità umana di comprendere e alla paura delle epidemie. Nessuno sa, in ultima analisi, perché esse inizino o finiscano. Poiché l’umanità ha fede soltanto nella scienza e si affida interamente a essa, ma non riconosce l’autorità del Creatore né accetta la Sua sovranità, non avrà mai una risposta.
Sotto la sovranità di Dio, tutte le cose esistono e muoiono per via della Sua autorità, della Sua gestione. Alcune vanno e vengono in silenzio, e l’uomo non sa dire da dove siano venute o comprendere le regole cui sono sottoposte, né tantomeno capire le ragioni per cui vanno e vengono. Benché l’uomo possa testimoniare, udire o provare tutto ciò che accade tra tutte le cose, benché tutte abbiano un’attinenza con lui e benché egli, nel subconscio, afferri l’originalità, la regolarità o persino la stranezza dei vari fenomeni, non sa ancora nulla della volontà del Creatore e della Sua mente, entrambe celate dietro le cose. Ci sono molte storie dietro di loro, molte verità nascoste. Poiché l’uomo si è allontanato dal Creatore, poiché non accetta che la Sua autorità governi tutte le cose, non conoscerà e non comprenderà mai tutto ciò che accade sotto la Sua sovranità. Il controllo e la sovranità di Dio superano perlopiù i limiti dell’immaginazione, della conoscenza e della comprensione umane, di ciò che la scienza umana può compiere; le capacità dell’umanità creata non possono eguagliarli. Alcuni dicono: “Poiché non hai assistito di persona alla sovranità di Dio, come puoi credere che tutto sia soggetto alla Sua autorità?”. Vedere non significa sempre credere, non significa sempre riconoscere e comprendere. Da dove viene la fede, dunque? Posso dire con certezza: “La fede viene dal grado e dalla profondità della comprensione e dell’esperienza umane della realtà e delle cause ultime delle cose”. Se credi che Dio esista, ma non riesci a riconoscere né tantomeno a percepire la realtà del Suo controllo e della Sua sovranità su tutte le cose, in cuor tuo non ammetterai mai che Dio ha questo genere di autorità e che essa sia unica. Non accetterai mai davvero che il Creatore sia il tuo Signore, il tuo Dio.
La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico III”