Atti 5:39 - Dovremmo avere un cuore che teme Dio
Riflessioni sul versetto di oggi…
Questo versetto è ciò che Gamaliele, maestro ebreo di legge, ha insegnato agli ebrei che hanno giudicato e resistito al Signore Gesù. Il suo scopo era quello di ricordare agli ebrei di non trattare ciecamente l’aspetto e l’opera del Signore Gesù. Se la via fosse venuta da Dio, non sarebbe servito a nulla, indipendentemente da come Lo condannarono e Lo calunniarono. Non hanno potuto ostacolare l’opera di Dio, ma hanno pagato un prezzo amaro per le loro parole e le loro azioni di resistenza e condanna. Perché ciò a cui hanno resistito non era una persona, ma Dio Stesso. Non c’era nessuno che potesse accollarsi tali peccati per conto loro. Dopo 2000 anni, questo versetto continua ad essere un promemoria e un avvertimento. Stiamo aspettando il ritorno del Signore. Nel trattare l’aspetto e l’opera di Dio negli ultimi giorni, non dovremmo mai essere come gli ebrei, specialmente quei farisei che hanno ciecamente condannato e resistito a Dio vedendo che la Sua opera non era conforme alle loro idee e immaginazioni. Se respingiamo, condanniamo e resistiamo all’aspetto e all’opera di Dio negli ultimi giorni a causa della nostra arroganza e ignoranza, offenderemo l’indole di Dio e saremo soggetti al Suo castigo, e sarà troppo tardi per pentirci. Quindi, affrontando l’aspetto e l’opera del Signore ritornato negli ultimi giorni, dobbiamo imparare dal fallimento dei farisei. Il principio a cui dovremmo attenerci è che dobbiamo essere razionali e cercare umilmente piuttosto che saltare a conclusioni se non siamo capaci di vedere attraverso le cose. Proprio come Dio dice: “L’uomo non dovrebbe definire l’opera di Dio; inoltre, non può definirla. Agli occhi di Dio, l’uomo è più piccolo di una formica, perciò come può comprendere l’opera di Dio? Coloro che dicono costantemente ‘Dio non opera in questo o in quel modo’ o ‘Dio è come questo o come quello’, non sono forse degli arroganti? Dovremmo tutti sapere che le persone, che vengono dalla carne, sono state corrotte da Satana. È nella loro natura opporsi a Dio e non sono al Suo pari, tantomeno possono offrire consiglio alla Sua opera. Il modo in cui Dio guida l’uomo è opera di Lui Stesso. L’uomo dovrebbe ubbidire e non nutrire una visione del genere, poiché egli non è altro che polvere. Dal momento che proviamo a cercare Dio, non dovremmo sovrapporre le nostre concezioni alla Sua opera affinché Lui le consideri, e non dovremmo neanche utilizzare la nostra indole corrotta per provare a opporci volontariamente all’opera di Dio. Questo non farebbe di noi degli anticristi? In che modo questa gente potrebbe affermare di credere in Dio? Dal momento che crediamo che Dio esista e che desideriamo soddisfarLo e vederLo, dovremmo cercare la via della verità e una via per essere in armonia con Dio. Non dovremmo opporci ostinatamente a Lui; quale bene potrebbe derivare da simili azioni?”. Dalla parola di Dio, capiamo che la Sua giusta indole non può essere offesa. Dio ci fa capire chiaramente la nostra identità ai Suoi occhi. Siamo solo polvere. Poiché crediamo in Dio, dovremmo avere un cuore che riverisce Dio e obbedisce piuttosto che usare le nostre nozioni e immaginazioni per giudicare ciecamente e condannare la nuova opera. Se crediamo veramente in Dio e siamo disposti a cercare la verità, dovremmo mettere da parte le nostre nozioni e prendere l’iniziativa per cercare e investigare l’apparizione e l’opera di Dio negli ultimi giorni. Proprio come i discepoli che seguirono il Signore Gesù; quando udirono le Sue parole e sentirono che erano piene di autorità e potere ed erano la voce di Dio, Lo seguirono immediatamente e così ottennero la salvezza del Signore. Se abbiamo un atteggiamento così devoto nel cercare la verità, lo Spirito Santo ci guiderà e ci illuminerà per farci comprendere la volontà di Dio, ascoltare la voce di Dio, vedere l’apparizione e l’opera di Dio, essere rapiti davanti a Dio, e festeggiare con il Signore. Vorrei condividere con voi un inno: come cercare le orme di Dio.
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