Il nitido “Beep… beep” del clacson di un’auto risuonò nel vicolo stretto, strappando Xu Min ai suoi pensieri. Si voltò a guardare e vide che non si era resa conto che, persa nella contemplazione di qualcosa che il pastore aveva detto quella mattina, stava bloccando una macchina dietro di lei. Si affrettò a scusarsi e si spostò di lato per fare spazio alla vettura, lasciando solo la sua minuscola figuretta. Camminava molto lentamente, come se il freddo invernale non la toccasse affatto.
In breve, si perse di nuovo nei propri pensieri. Negli ultimi anni, la Chiesa era diventata sempre più desolata; la fede e l’amore dei fratelli e delle sorelle stavano gradualmente svanendo e lei stessa sentiva sempre più l’oscurità e la debolezza spirituale. Aveva pianto e invocato molte volte il Signore Gesù, ma non era riuscita a sentire la Sua presenza. Si trattava di una situazione molto dolorosa per lei. Aveva anche visitato un certo numero di Chiese diverse, ma ciò si era rivelato infruttuoso. Non era ancora capace di sentire la presenza del Signore. Proprio mentre viveva queste emozioni, una buona amica le aveva mandato un libro e le aveva detto che il Signore era tornato e aveva pronunciato nuove parole. Era felicissima e non vedeva l’ora di ricercare e indagare su questa notizia; più leggeva, più sentiva che il libro che le era stato inviato era molto concreto e poneva rimedio a parecchi errori che le persone commettevano nel loro credere in Dio. Il suo cuore si illuminò dopo averlo letto e lei ne acquisì una grande gioia spirituale. Riteneva che quelle parole non potessero essere state pronunciate da una persona comune e che esse probabilmente provenivano dall’illuminazione dello Spirito Santo. Ma quel giorno, dopo essere venuto a sapere di ciò, il pastore tentò ripetutamente di impedirle di studiare questo testo, e disse: “È scritto: ‘Io lo dichiaro a ognuno che ode le parole della profezia di questo libro: Se alcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; e se alcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Iddio gli torrà la sua parte dell’albero della vita e della città santa, delle cose scritte in questo libro’ (Apocalisse 22:18–19). Nell’Apocalisse è detto che nulla può essere aggiunto alla Scrittura o tolto da essa. Se vi fossero persone che ora testimoniassero che il Signore è ritornato e ha pronunciato parole nuove, ciò significherebbe aggiungere qualcosa alla Bibbia. Quindi, nessuna di tali affermazioni può in alcun modo essere investigata, in quanto ciò rappresenterebbe un tradimento del Signore”. Queste parole spaventarono un po’ Xu Min, che non sapeva pertanto cosa avrebbe dovuto fare: il suo cuore era pesante e come se fosse tutto avviluppato in nodi.
Tornata a casa, Xu Min non riusciva ancora a capacitarsi di quanto ascoltato dal pastore, per cui chiamò la sua amica e la invitò a passare da lei e a condividere assieme. Quando l’amica arrivò, le due chiacchierarono di questo e di quello, poi Xu Min accennò al suo dilemma.
L’amica rispose: “Il fatto di non avere il coraggio di indagare su nulla che abbia a che fare con l’opera e con le parole del Signore al Suo ritorno, perché la Bibbia afferma ‘Se alcuno vi aggiunge qualcosa, […]’, è davvero fonte di confusione per noi. Questo perché non comprendiamo veramente quel passo dell’Apocalisse: se ne capissimo davvero il reale significato, il tuo turbamento potrebbe essere risolto. Per fare chiarezza su questo problema, però, dobbiamo prima conoscere il contesto che tali parole hanno nell’Apocalisse. In effetti, essa fu scritta novant’anni anni circa dopo l’avvento del Signore. Mentre si trovava sull’isola di Patmos, Giovanni ebbe una visione degli ultimi giorni e la mise per iscritto; al tempo, il Nuovo Testamento non esisteva, tanto meno esisteva l’intera Bibbia, ossia l’Antico e il Nuovo Testamento come unico libro. Il Nuovo Testamento non fu creato se non trecento anni dopo la venuta del Signore. Quindi, il libro menzionato in Apocalisse 22:18-19 non rappresentava un riferimento alla Bibbia intesa nella sua interezza, ma intendeva rivolgersi a quella specifica profezia contenuta nell’Apocalisse. E, se li analizziamo con attenzione, tali versetti parlano di aggiungere qualcosa a quella specifica profezia, non alla Bibbia. Da questi due fatti possiamo comprendere che sostenere di non aggiungere nulla non significa che non ci sarà alcuna nuova opera o parole provenienti da Dio al di fuori della Bibbia, ma ci dice che non possiamo aggiungere o togliere arbitrariamente alcuna cosa alle profezie dell’Apocalisse”.
A queste parole, Xu Min si precipitò a prendere la sua Bibbia e ad aprirla all’Apocalisse, scoprendo che era proprio così. L’Apocalisse sostiene chiaramente che nulla può essere aggiunto alla profezia, ma non afferma che nulla può essere aggiunto alla Bibbia nel suo complesso. Stabilire sulla base di tale passo che non possano esservi ulteriori parole pronunciate da Dio al di fuori della Bibbia non era affatto pertinente. Caspita! Era così ovvio: perché non l’aveva capito prima?
La sua amica continuò a dire: “Inoltre, dobbiamo essere chiari riguardo al vero significato di queste parole dell’Apocalisse. È scritto: ‘Se alcuno vi aggiunge qualcosa, […]’. Possiamo comprendere che si trattava di un avvertimento per noi: gli esseri umani non possono aggiungere arbitrariamente qualcosa alle profezie. Ciò perché sono cose che Dio Stesso compirà in futuro, quindi gli uomini e le donne non possono sapere come queste cose si realizzeranno, fino a quando Dio Stesso non giungerà a compiere la Sua opera. Se essi dispongono arbitrariamente le proprie idee su queste fondamenta, che distorcono le parole di Dio e sono un’offesa alla Sua indole, subiranno la Sua punizione. Dobbiamo sapere che queste parole dell’Apocalisse erano rivolte a noi, al genere umano, non a Dio. Egli è il Creatore e ogni cosa è nelle Sue mani. Dio può compiere la Sua opera oltre i limiti delle profezie e ciò è qualcosa che nessun essere creato può assolutamente impedire né può delimitare a proprio piacimento. Ad esempio, nella Bibbia in Deuteronomio 12:32, ‘Avrete cura di mettere in pratica tutte le cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla, e nulla ne toglierai’. In questo punto Jahvè Dio ci dice esplicitamente che gli esseri umani non possono aggiungere nulla alle Sue indicazioni: l’opera e le parole del Signore Gesù nell’Età della Grazia, però, non erano riportate nelle Scritture ed erano addirittura completamente diverse da alcune prescrizioni della legge. Proprio come la prescrizione propria dell’Età della Legge di ‘occhio per occhio e dente per dente’, ma mentre il Signore Gesù compiva la Sua opera, disse: ‘Voi avete udito che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico: Non contrastate al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra; ed a chi vuol litigar teco e toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello’ (Matteo 5:38–40). Inoltre, Jahvè Dio insegnò agli uomini e alle donne dell’Età della Legge a odiare i propri nemici, ma nell’Età della Grazia, quanto segue è ciò che il Signore Gesù indicò: ‘Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano’ (Matteo 5:44). Come compresero coloro che si attenevano all’Antico Testamento, gran parte di ciò che il Signore Gesù proclamò si poneva oltre i limiti della legge e rappresentava un’aggiunta ad essa, per cui costoro non seguirono il Signore. I farisei, in particolare, aderirono alla legge dell’Antico Testamento per condannare il Signore Gesù, commettendo il mostruoso peccato di bestemmiare lo Spirito Santo. Non si tratta forse di una grande ribellione da parte degli esseri umani? Dio sostiene nelle Sue parole che nulla può essere aggiunto o tolto, e tale è la Sua prescrizione per l’umanità: come potremmo imporre le prescrizioni delle parole di Dio a Dio Stesso? Egli è il Re di ogni cosa e la Sua opera è compiuta secondo il Suo piano. Dio non è vincolato da alcun essere umano, né è limitato alle parole contenute nella Bibbia”.
Dopo aver detto tutto ciò, la mia amica estrasse il suo tablet e aprì svelta una pagina web. Continuò: “Questo testo è tratto da un sito dedicato al Vangelo: ‘L’opera compiuta da Gesù durante il periodo del Nuovo Testamento inaugurò un nuovo lavoro; Egli non agì secondo l’opera dell’Antico Testamento, né utilizzò le parole pronunciate da Jahvè. Realizzò il Suo operato personale e svolse opere più nuove, superiori a quelle della legge. Così, Egli disse: “Non pensate ch’io sia venuto per abolire la legge od i profeti; io son venuto non per abolire ma per compire”. Così, in conformità con ciò che aveva realizzato, ruppe con buona parte della dottrina. Portò i discepoli nei campi di grano per raccogliere e mangiare le spighe, non osservò il sabato, e dichiarò: “Il Figliuol dell’uomo è Signore del sabato”. All’epoca, secondo le leggi degli Israeliti, chi non osservava il sabato veniva lapidato. Gesù, ciononostante, non entrò nel tempio né osservò il sabato e la Sua opera non venne realizzata da Jahvè nel periodo dell’Antico Testamento. L’opera compiuta da Gesù superava quindi la legge dell’Antico Testamento, era superiore a essa, e non vi era conforme’. È chiaro che Dio non Si attiene alle regole. In ogni età, Egli compie una nuova opera e pronuncia nuove parole: non è trattenuto dalle leggi e dalle disposizioni dell’età precedente. Dio agisce secondo le esigenze della Sua opera e sulla base di ciò di cui noi esseri umani abbiamo necessità. Egli pronuncia costantemente nuove parole; questo è l’unico modo per condurre l’umanità su un piano più alto, cosicché tutti noi possiamo sfuggire completamente alle forze di Satana e alla fine raggiungere la salvezza di Dio. Tale è il motivo per cui non possiamo pensare all’opera e alle parole di Dio come limitate a ciò che contiene la Bibbia, e in particolare non possiamo avanzare pretese a Dio sulla base della Sua richiesta nei confronti degli esseri umani di non aggiungere o togliere nulla, o di stabilire che al di fuori della Bibbia non possano provenire da Dio nuove parole. Non sei d’accordo?”.
Xu Min annuì: ascoltare tutto ciò dalla sua amica le aveva reso la questione enormemente più chiara. Ciò che fu scritto nell’Apocalisse sul non aggiungere o togliere nulla si riferiva al fatto che gli esseri umani non potevano cancellare o aggiungere arbitrariamente niente alle parole di Dio, ma ciò non significava che Dio Stesso non potesse pronunciare più parole dopo di ciò. Se non possediamo una vera comprensione di quel passo delle Scritture, ci atteniamo alle nostre assurde concezioni e, poi, attraverso ciò delimitiamo l’opera di Dio, non offendiamo forse così la Sua indole? Comprendendo ciò, Xu Min cominciò davvero a sudare freddo: i farisei erano giunti alla conclusione che il Signore Gesù ingannava il popolo perché essi restavano alla vecchia legge e pensavano che le Sue parole le stessero aggiungendo qualcosa, ed era mancato poco che lei stessa commettesse lo stesso errore che i farisei avevano compiuto.
La sua amica continuò: “Ti ricordi quel che si dice in Giovanni 16:12-13?”
Senza esitare, Xu Min replicò: “Ricordo. Non si tratta forse di un passo che abbiamo spesso recitato? Il Signore Gesù disse: ‘Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire’ (Giovanni 16:12–13)”.
La sua amica continuò a parlare: “Questo passo delle Scritture afferma molto chiaramente che quando Dio ritornerà negli ultimi giorni, Egli esprimerà molte più parole per dissetarci e nutrirci, in modo che possiamo comprendere tutte le verità ed entrarvi. Vi sono anche le profezie dell’Apocalisse: ‘Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò della manna nascosta, e gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve’ (Apocalisse 2:17). ‘E vidi nella destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette suggelli. E vidi un angelo potente che bandiva con gran voce: Chi è degno d’aprire il libro e di romperne i suggelli? E nessuno, né in cielo, né sulla terra, né sotto la terra, poteva aprire il libro, o guardarlo. E io piangevo forte perché non s’era trovato nessuno che fosse degno d’aprire il libro, o di guardarlo. E uno degli anziani mi disse: Non piangere; ecco, il Leone che è della tribù di Giuda, il Rampollo di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette suggelli’ (Apocalisse 5:1–5). Le espressioni ‘che lo Spirito dice alle chiese’ qui menzionate, il rotolo sette suggelli da aprire, e così via, tutto dimostra che quando Dio ritornerà negli ultimi giorni avrà più parole da pronunciare e più opere da compiere; Egli svelerà tutti i misteri che non abbiamo mai compreso prima. Quindi, a causa delle parole ‘Se alcuno vi aggiunge qualcosa, […]’, possiamo veramente concludere che qualsiasi cosa al di fuori della Bibbia non può essere la parola di Dio? È anche scritto: ‘Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte, le quali se si scrivessero ad una ad una, credo che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero’ (Giovanni 21:25). Questo versetto ci spiega pure che il Signore Gesù disse molte cose e compì molte azioni mentre stava realizzando la Sua opera, e che ciò che è riportato nella Bibbia è limitato. Non tutte le parole e tutte le opere del Signore Gesù vennero raccontate. E neanche l’intera opera e tutte le parole del Signore Gesù vennero documentate nella Bibbia, per cui il fatto che asseriamo che qualsiasi cosa sia posta al di fuori della Bibbia non può essere le parole di Dio non è forse una negazione delle stesse parole e azioni del Signore?”.
A queste parole, Xu Min si emozionò talmente che si alzò e disse: “Oh mio Dio, leggo la Bibbia ogni singolo giorno. Come è possibile che io non abbia scoperto questo mistero? Grazie alla tua condivisione sto ottenendo una sempre maggiore chiarezza e ora capisco pienamente che l’opera di Dio riportata nella Bibbia è limitata, che non si tratta di una testimonianza completa della Sua opera e delle Sue parole. Essa non è nemmeno una testimonianza completa dell’opera e delle parole del Signore Gesù. Considerando il fatto che il Signore Gesù ha compiuto le Sue azioni per oltre tre anni, ciò che pronunciò in ogni singolo giorno è molto più di quel che ora viene riportato nella Bibbia. Quando il Signore ritornerà negli ultimi giorni, Egli compirà una nuova opera e pronuncerà nuove parole: si tratta di un fatto che non può essere negato ed è scritto molto chiaramente nelle profezie. Ora so che gli esseri umani non possono mai delimitare l’opera di Dio e, in particolare, che non possono inscrivere Dio all’interno del perimetro della Bibbia. In specie, quando indaghiamo sulla vera via, dobbiamo davvero seguire la direzione e la guida dello Spirito Santo, e ricercare e indagare con un cuore aperto, per accogliere il Signore. Altrimenti, saremo come i farisei che si opposero a Dio e alla fine furono distrutti, perché si attenevano al significato letterale delle parole della Scrittura. In un momento come questo, è troppo tardi per i rimpianti!”.
La mia amica sorrise e annuì: “Esatto. Se intendiamo seguire le orme dell’Agnello, dobbiamo mantenere un cuore che ha fame e sete di giustizia, un cuore che ricerca la verità. Non possiamo essere ostacolati da nessuna delle nostre concezioni o immaginazioni: questo è l’unico modo per accogliere l’apparizione del Signore negli ultimi giorni, essere le vergini sagge ed essere rapiti innanzi al trono di Dio. Il Signore Gesù disse: ‘Beati i poveri in ispirito, perché di loro è il regno de’ cieli. […] Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perché essi saranno saziati. […] Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Iddio’ (Matteo 5:3, 6, 8)”.
Xu Min annuì vigorosamente: “Sì! Amen!” La sua confusione fu completamente spazzata via e lei si sentì incredibilmente felice. Mentre continuavano la loro condivisione, il suono delle loro risate felici e spensierate fluttuava di tanto in tanto all’esterno…