La grazia proviene da Dio e poiché Egli ha creato noi esseri umani, la grazia di Dio ci ha sempre accompagnato. Prendendo in considerazione la grazia di Dio, molti fratelli e sorelle possono affermare che Dio ha sanato qualche loro malattia, che Dio garantisce la pace della loro famiglia o che la rende felice e che fa in modo che tutto proceda per il meglio, ecc. Queste sono grazie di Dio e possono solo recare gioia alla nostra carne, tuttavia non sono così benefiche per la nostra vita. Ciò che è davvero di enorme beneficio per la nostra esistenza è la parola di Dio, che rappresenta appunto la più grande grazia che Dio ci dona. Finché ascolteremo le parole di Dio, riceveremo la Sua grazia e le Sue benedizioni e vivremo sotto la Sua cura e protezione.
Tutte le volte che Adamo ed Eva obbedirono alle parole di Dio, ricevettero la Sua grazia e le Sue benedizioni.
Dopo aver creato i nostri progenitori Adamo ed Eva, Dio li collocò nel Giardino dell’Eden e disse loro: “Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai” (Genesi 2:16-17). Dopo aver ascoltato le parole di Dio, Adamo ed Eva si comportarono in conformità ad esse: mangiarono i frutti di tutti gli alberi, ma non quelli dell’albero della conoscenza del bene e del male. Perciò, erano benedetti da Dio. Essi custodivano le piante e gli animali all’interno del giardino, si amavano e vivevano pacificamente e felicemente insieme. Poi, un giorno, il serpente venne per tentarli a mangiare il frutto dall’albero della conoscenza del bene e del male e, a causa della loro mancanza di discernimento, essi abboccarono alla subdola macchinazione di Satana, sfidarono le parole di Dio e mangiarono il frutto di cui Egli li aveva istruiti a non cibarsi. Di conseguenza, furono cacciati dal Giardino dell’Eden e, da allora in poi, vissero un’esistenza dolorosa di sudore e fatica per provvedere alla propria famiglia – persero la grazia e le benedizioni di Dio. Questo fu il risultato della loro sfida alle Sue parole.
Nell’età dell’Antico Testamento, tutte le volte che il popolo osservò le leggi e i comandamenti di Dio, ricevette la Sua grazia e le Sue benedizioni.
L’umanità dell’epoca dell’Antico Testamento non sapeva come condurre la propria esistenza, per cui Jahvè Dio proclamò leggi e comandamenti per indicare al popolo come vivere, come adorarLo, che tipo di persone Egli benedice, che tipo di persone Egli maledice e che cosa è il peccato. Queste parole di Jahvè Dio rappresentavano i bisogni dell’uomo e da questi dovevano essere seguite. Nei periodi in cui gli Israeliti agirono in accordo con le leggi, ricevettero la grazia di Dio e le Sue benedizioni: vissero insieme pacificamente sulla Terra, ebbero Dio con loro e ricevettero in ogni istante la Sua cura e la Sua protezione. Come è detto nella Bibbia, “Osserva quello che Jahvè, il tuo Dio, t’ha comandato d’osservare, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, secondo che è scritto nella legge di Mosè, affinché tu riesca in tutto ciò che farai” (I Re 2:3).
Tuttavia, alla fine dell’età dell’Antico Testamento il popolo era così profondamente corrotto da Satana, da non essere capace di osservare le leggi. Cominciò a presentare offerte meno rilevanti e a vendere bovini, pecore e colombe nel tempio, trasformandolo in un covo di ladri e compiendo così quelle azioni che Dio aborriva e detestava. Come risultato di questo tradimento delle leggi e dei comandamenti di Dio, tutto il popolo affrontò il pericolo di essere condannato dalle leggi stesse.
Nell’età del Nuovo Testamento, coloro che accettarono il Vangelo del Signore Gesù ricevettero la grazia e le benedizioni di Dio.
Quando il Signore Gesù Si incarnò sulla Terra, portò il Vangelo del Regno dei Cieli e predicò la via del pentimento, invitando gli uomini e le donne a confessare i propri peccati e a ravvedersi, ad amare i propri nemici, a essere umili e pazienti, a perdonare gli altri, ad amare il prossimo come sé stessi e via dicendo. Coloro che agirono secondo le parole del Signore Gesù ricevettero il perdono delle proprie colpe, non affrontarono più il pericolo di essere puniti dalla legge per aver commesso peccati e vissero sotto la grazia e le benedizioni di Dio. Al contrario, coloro che rifiutarono di accettare la via del pentimento predicata dal Signore Gesù persero la salvezza di Dio, continuando a condurre l’esistenza dolorosa dell’essere vincolati dalle leggi.
Dalle precedenti opere di Dio, possiamo apprendere che le Sue parole sono la più grande grazia e benedizione che Egli dona all’uomo. Finché seguiremo la via di Dio e agiremo secondo le Sue parole, vivremo sotto la Sua cura e la Sua protezione. Gesù Cristo disse, “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4). Questi versetti ci comunicano che oltre che di cibo, ancora più importante, vivremo delle parole di Dio, non abbandonandole. Ciò perché solo la parola di Dio può essere la nostra vita e costituire il fondamento della nostra esistenza.
Negli ultimi giorni, dobbiamo accettare le nuove espressioni di Dio per ricevere la Sua grazia e le Sue benedizioni.
L’Apocalisse profetizza, “Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà punto offeso dalla morte seconda” (Apocalisse 2:11). Tali parole ci inviano un messaggio: quando Dio apparirà e inizierà a operare negli ultimi giorni, Egli parlerà di nuovo e ci donerà parola di vita. Dobbiamo, quindi, fare attenzione ad ascoltare con grande cura e, non appena udiremo nuove parole di Dio, dovremo quanto prima ricercare e indagare. Solo in questo modo possiamo ottenere la salvezza di Dio degli ultimi giorni e ricevere la Sua grazia e le Sue benedizioni.
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