Alla fine ho compreso quale approccio avere nei confronti della profezia biblica
Ogni cristiano vuole accogliere il ritorno del Signore ed essere rapito nel Regno dei Cieli, e io non faccio eccezione. Ho prestato particolare attenzione alle profezie riguardanti il ritorno del Signore. Ogni volta che sentivo di qualcuno che sapeva interpretarle, correvo ad ascoltarlo. Mano a mano che ascoltavo interpretazioni diverse, però, fui sempre più confuso al riguardo, perché venivano spiegate in base al loro significato letterale, e persone diverse fornivano spiegazioni diverse. Prendiamo come esempio le interpretazioni delle profezie sul ritorno del Signore. Alcuni dicevano che il Signore sarebbe disceso sul Monte degli Olivi, alcuni dicevano nell’aria, alcuni su una nuvola; altri ancora dicevano che Egli sarebbe venuto di giorno, altri di notte, come un ladro, e via dicendo. Sebbene queste interpretazioni fossero basate sulla Bibbia, e nonostante ciò che mi veniva detto, ancora non sapevo in che modo il Signore sarebbe tornato. E allora, quale approccio devo avere nei confronti delle profezie bibliche, secondo la volontà del Signore? Come dovrei accoglierLo? Questi erano i miei dubbi.
Ringrazio il Signore per avermi condotto a conoscere un mio fratello di fede su Internet. Sentivo di avere molto in comune con lui, e la sua testimonianza fu davvero d’aiuto e di beneficio per me. Gli confessai tutta la mia confusione. Mi disse: “In realtà, le profezie della Bibbia sono cose che Dio ci disse avrebbe realizzato in futuro. Eventi importanti riguardanti l’opera di Dio di solito sono profetizzati nella Bibbia e, in particolare, quelli sul ritorno del Signore sono ancora più numerosi. Ma noi dovremmo capire che le profezie ci anticipano solo eventi che devono accadere, ci chiedono di essere guardinghi, di cercare e investigare con attenzione la parola e l’opera di Dio, altrimenti non ci accorgeremo del ritorno del Signore e saremo abbandonati ed eliminati dall’opera di Dio. Questo è il solo risultato che le profezie possano ottenere”.
Soffermiamoci sul tempo in cui venne il Signore Gesù. Gli Israeliti osservanti aspettavano con trepidazione la venuta del Messia che, secondo le profezie dell’Antico Testamento, sarebbe venuto a salvarli. La loro trepidazione per il Messia è simile alla nostra per il ritorno del Signore. In particolare, i sacerdoti dei Giudei, gli scribi, e i farisei, leggevano l’Antico Testamento ogni giorno e studiavano le profezie. Ma erano pieni di preconcetti e fantasie riguardo al Messia, al punto da definirLo attraverso il significato letterale delle parole delle profezie bibliche. Videro cosa era stato profetizzato nella Bibbia: ‘Poiché un fanciullo ci è nato, un fanciullo ci è stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle’ (Isaia 9:5). ‘Ma da te, o Bethlehem Efrata, piccola per essere tra i migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni’ (Michea 5:1). Secondo il significato letterale delle profezie contenute nella Bibbia, i farisei erano pieni di preconcetti, fantasie, e supposizioni riguardo alla venuta del Messia. Avevano stabilito che il Signore sarebbe venuto con il nome di Messia e che di certo sarebbe nato in una famiglia benestante. Inoltre, Egli sarebbe stato come Davide e sarebbe divenuto Re di Israele per condurli alla libertà dal dominio dei Romani. La maggior parte degli Israeliti probabilmente la pensava così. Ma Dio non compì queste profezie secondo i loro preconcetti e le loro fantasie: il Signore Gesù nacque nella famiglia di un falegname. Non divenne il Re di Israele come i Giudei avevano immaginato e nemmeno si chiamava Messia. Perciò, i farisei tentarono di trovare ogni sorta d’accusa contro di Lui, Lo condannarono e ingiuriarono. Sebbene al tempo il Signore Gesù espresse molte verità e compì molti miracoli, dimostrando pienamente l’autorità e il potere di Dio, ai farisei non importò quanto fossero profonde le Sue parole o quanto fosse grande la Sua autorità. Fintantoché i loro preconcetti e le loro fantasie non fossero stati soddisfatti, essi avrebbero continuato a condannare e a opporre freneticamente resistenza al Signore Gesù. A causa della loro natura, che odiò Dio e Gli resistette, alla fine crocifissero vivo il Signore Gesù, che aveva espresso verità e compiuto opere di redenzione. Commiserò così un atroce delitto. Riflettiamo: quale fu l’errore dei farisei durante l’attesa per la venuta del Messia? Perché Dio fece patire loro maledetto e castigo? È una riflessione davvero ricca di spunti! E quei discepoli e credenti che seguirono il Signore Gesù, come Pietro, Giacobbe, Giovanni, la donna Samaritana, e così via? Essi non offrirono una valutazione del Signore sulla base del significato letterale delle profezie bibliche, bensì attraverso la Sua opera e la Sua parola; così riconobbero che il Signore Gesù era Cristo, il Messia la cui venuta era stata profetizzata. Lo seguirono e ricevettero la Sua salvezza. Questo ci mostra che le profezie bibliche servono solo come corroborazione nell’attesa del ritorno del Signore. Ci permettono di essere certi che Dio tornerà a compiere la Sua opera alla fine dei giorni. E ci ricordano quale approccio dovremmo avere nei confronti dell’aspetto e dell’opera di Dio per non essere abbandonati”.
Questa conversazione fu davvero illuminante; all’improvviso vidi la luce. Capii come approcciarmi alle profezie bibliche in modo corretto e qual è l’unico risultato che le profezie possano ottenere. Scoprii che esse hanno il solo compito di dirci che quando tornerà, il Signore dovrà ancora portare a compimento la Sua opera, e che noi dovremmo cercare e investigare l’opera di Dio con attenzione. Definendo il ritorno del Signore sulla base del significato letterale delle profezie, non stiamo forse opponendo resistenza e condannando il Signore Gesù come fecero i farisei? Se ci approcciamo alle profezie come fecero loro, non stiamo forse opponendo resistenza a Dio, seppur credendo in Lui? È davvero un approccio pericoloso. Ma avevo ancora una domanda: dal momento che le profezie sono solo una corroborazione, quale dovrebbe essere il nostro criterio nell’accogliere il Signore? E come dovremmo fare per accogliere il Suo ritorno?
Allora il fratello condivise con me questa verità: “Il modo migliore per accogliere il Signore è quello di investigare direttamente la Sua parola e la Sua opera al Suo ritorno, per accertarsi che sia la voce di Dio e che contenga l’espressione della verità. Questa è la condotta più importante. Il Signore Gesù ci indicò il modo esatto di accogliere il Suo ritorno molto tempo fa. Egli disse: ‘E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro!’ (Matteo 25:6). ‘Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese’ (Apocalisse 3:22). ‘Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono’ (Giovanni 10:27). ‘Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco’ (Apocalisse 3:20). Da queste parole possiamo comprendere che, per accogliere il ritorno del Signore, dovremmo concentrarci e ascoltare la voce di Dio, come fecero le vergini sagge. Appena sentiamo la testimonianza di qualcuno che annuncia il ritorno del Signore, dovremmo cercare e investigare attivamente. Quando riconosceremo la voce di Dio e accoglieremo lo sposo, vorrà dire che saremo rapiti al cospetto del trono di Dio e avremo partecipato al banchetto nuziale dell’Agnello. Coloro che si affidano ai propri preconcetti e alle proprie fantasie invece di cercare l’opera dello Spirito Santo, e che si aggrappano ciecamente al significato letterale delle parole delle profezie bibliche senza concentrarsi sulla voce di Dio, sono solo le vergini stolte rivelate dalla Sua parola e dalla Sua opera. Esattamente quegli elementi abbandonati ed eliminati da Dio. Per questo non dovremmo interpretare le profezie bibliche secondo i nostri preconcetti e le nostre fantasie; altrimenti, molto probabilmente, finiremo per interpretarle in modo errato, condannando il ritorno del Signore. Solo grazie ad un cuore che cerca e ubbidisce alla verità possiamo ricevere l’illuminazione e la guida di Dio, capire il vero significato delle profezie e accogliere il ritorno del Signore, partecipando con Lui al banchetto”.
La testimonianza del fratello mi fu davvero di beneficio. Non solo capii come approcciarmi alle profezie osservando la volontà del Signore, ma anche il modo corretto di accogliere il Suo ritorno. Scoprii che accogliere il ritorno del Signore significa concentrarsi sulla voce di Dio e cercare l’opera dello Spirito Santo. Alla fine, il fratello mi inviò un passaggio della parola di Dio: “Perciò, dal momento che stiamo cercando le orme di Dio, dobbiamo cercare la volontà di Dio, le parole di Dio, le enunciazioni di Dio – poiché dove ci sono le nuove parole di Dio, c’è la voce di Dio e, dove ci sono le orme di Dio, ci sono le opere di Dio. Dove c’è l’espressione di Dio, c’è l’apparizione di Dio e dove c’è l’apparizione di Dio esiste la verità, la via, e la vita. Mentre cercavate le orme di Dio, ignoravate le parole: ‘Dio è la verità, la via e la vita’. Così, quando molte persone ricevono la verità, non credono di aver trovato le orme di Dio né ancor meno riconoscono l’apparizione di Dio. Che grave errore è questo!” Dopo averlo letto, capii ancora meglio il modo corretto di accogliere il ritorno del Signore. Il Signore Gesù diceva sempre: “Io son la via, la verità e la vita” (Giovanni 14:6). Il signore verrà per esprimere e condividere la verità e le parole dello Spirito Santo con le confessioni. Se scopriamo la verità e ciò che lo Spirito Santo dice alle confessioni, non troveremo forse le orme di Dio? Non accoglieremo forse il ritorno del Signore? Ringraziamo il Signore! È stata la Sua guida a farmi comprendere il modo in cui accogliere il Suo ritorno.
Traduzione di Thea Marazzita
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