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Quando il Signore Gesù ritorna, c'è una cosa più importante per accoglierLo

Siamo già alla fine dei tempi ed è il momento giusto per accogliere il ritorno del Signore. Molti fratelli e sorelle sono consapevoli che questo è un tema molto importante e riguarda il nostro ingresso o meno nel Regno dei Cieli. Se perdiamo questa opportunità, potremmo pentircene per tutta la vita. Io e Sorella Fang abbiamo avuto una conversazione su ciò che è fondamentale per accogliere il ritorno di Cristo.

Sorella Fang cominciò a dire: “Quando si parla dell’accoglienza del Signore, penso subito agli Ebrei che accoglievano il Messia. Tutti sappiamo che i Farisei erano i capi religiosi a quel tempo nella Giudea e servivano il Dio Jahvè nei templi, di generazione in generazione. Conoscevano la Bibbia molto bene, tramandavano gli insegnamenti dei loro maestri, si mostravano pii e spesso spiegavano la Bibbia al popolo dei credenti. Leggevano e studiavano attentamente le profezie sulla venuta del Messia e le conoscevano talmente bene che erano in grado recitarle al contrario. Per tale ragione, gli Ebrei pensavano: ‘Poiché i Farisei servono Dio, se il Messia viene, loro saranno sicuramente i primi a saperlo e ad accettarLo’. Credevano alle profezie spiegate dai Farisei circa la venuta del Messia, senza interrogarsi se tali profezie fossero vere o false”.

Mi intromisi e dissi: “Hai ragione. Per esempio, la Bibbia profetizzava, ‘Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figliuolo, […]’ (Isaia 7:14). I Farisei spiegavano tale profezia alla lettera: poiché è vergine, non può avere marito. Ma in realtà Maria aveva un marito, quindi i Farisei non riconoscevano Gesù era il Messia. Un altro esempio riguarda il Libro di Isaia: ‘Poiché un fanciullo ci è nato, un fanciullo ci è stato dato, e l’imperio riposerà sulle sue spalle; […] al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora in perpetuo, […]’ (9:6–7). I Farisei spiegavano le profezie basandosi sulle proprie concezioni e fantasie: poiché la profezia diceva che il Messia sarebbe venuto per assumere il potere, allora Egli sarebbe nato in un palazzo reale, sarebbe stato bello, potente, straordinario; li avrebbe condotti a rovesciare il governo romano e li avrebbe liberati dalla condizione di servi dell’Impero Romano. Ma il Signore Gesù nacque in una mangiatoia e non in un palazzo, era un bambino dall’aspetto normale, non li condusse a rovesciare il governo romano, insegnava agli altri ad essere umili e tolleranti, a perdonare, ad amare i nemici. Di conseguenza, i Farisei negavano che il Signore Gesù potesse rappresentare l’apparizione di Dio. Inoltre, la Bibbia profetizzava che Colui che sarebbe venuto sarebbe stato chiamato Messia, ma Colui che venne fu chiamato Gesù. Per tale motivo, ritenevano che Gesù non fosse il Messia che loro si aspettavano”.

“Sì! È così! Gli Ebrei credevano ciecamente ai Farisei. Questi si basavano sulle spiegazioni letterali delle profezie per accogliere la venuta del Messia, senza tener conto delle opere di Gesù. Avevano visto Gesù compiere molti miracoli tra la gente, tra cui la guarigione degli infermi (ciechi, storpi, lebbrosi), scacciare gli spiriti immondi, sfamò cinquemila persone con cinque pani e due pesci, far risorgere i morti, ecc.… Erano sorprendente e convinto di questi miracoli e ritenevano che non potessero essere compiuti da un uomo comune. Ma la maggior parte degli Ebrei ascoltavano ancora ai Farisei. Quando gli Ebrei condannavano le opere di Gesù e bestemmiavano contro di Lui, dicendo che Dio scaccia i demoni da Belzebù, principe dei demoni, non avevano alcun discernimento ma credevano ciecamente a ciò che i Farisei dicevano e condannavano Gesù per questo motivo. Quando i Farisei istigarono gli Ebrei a chiedere che Gesù fosse crocifisso, questi ultimi eseguirono i loro ordini. Da ciò possiamo notare come gli Ebrei credessero in Dio, ma in realtà seguivano l’uomo. Essi credevano alle spiegazioni dei Farisei circa le scritture e obbedivano ai loro insegnamenti, credevano in Dio ma si opponevano a Dio. Commisero il mostruoso peccato di inchiodare Gesù sulla croce e di perdere per sempre la possibilità di guadagnarsi la salvezza eterna”. Sorella Fang era commossa mentre parlava.

“Vedi, sebbene i Farisei abbiano servito Dio per molti anni, non Lo conoscevano affatto, avevano solo delle nozioni e molta immaginazione. Usavano le parole della Bibbia per definire Dio, per opporsi a Lui, ma anche per ingannare e controllare l’uomo. Erano coloro che servivano Dio e allo stesso tempo si opponevano a Lui. Come poteva Dio donare a loro per primi la rivelazione e permettere loro di porsi dinanzi a Lui? Gli Ebrei credevano e seguivano i Farisei, anziché ricercare e studiare le opere di Dio. Non è forse questa la prova della loro stupidità, ignoranza e mancanza di discernimento, nonché della loro poca fede in Dio?”

“Ma mentre Gesù compiva le Sue opere, coloro che ascoltavano attentamente la parola di Dio seppero riconoscere dalle Sue parole e dalle Sue opere che il Signore Gesù era il Messia promesso, e Lo accettarono come Messia, scegliendo di seguirLo e guadagnando così la salvezza eterna. La storia della samaritana ne è un esempio. Attraverso il dialogo col Signore, ella capì che Egli era in grado di dire nel profondo del suo cuore e rispondere alla sua domanda: l’ora viene che né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Così la samaritana riconobbe che Gesù era il Messia (Vedi Giovanni 7:7-29). E c’era anche Pietro. Dalle parole ed opere di Gesù, Egli presto capì che Gesù aveva qualcosa che nessun altro uomo aveva ed era diverso da tutti gli altri uomini, così Pietro fu illuminato dallo Spirito Santo e riconobbe in Gesù il Figlio del Dio vivente (Vedi Matteo 16:15-17). Queste persone erano pure e accogliendo il Messia, il loro cuore era umile e anelava a Dio. Essi non adoravano ciecamente nessuno né seguivano gli altri, ma cercavano di confermare se le parole ed opere di Gesù fossero la manifestazione di Dio, guadagnando così la salvezza e la Sua approvazione. Da quanto è stato detto, possiamo vedere che Dio è giusto e non riserva trattamenti speciali a nessuno”.

Mentre finivo di parlare, Sorella Fang riprese: “Se quegli Ebrei non fossero stati accecati dai Farisei e dai loro insegnamenti, né avessero vissuto di nozioni e fantasie, rimanendo saldamente ancorati alle parole delle profezie, ma avessero invece avuto un cuore umile, che anelasse la verità proprio come Pietro e Giovanni, non sarebbero mai stati abbandonati da Dio. Purtroppo, nonostante credessero in Dio, il loro cuore era pieno di sé e non avevano i principi per accogliere il Signore!”

“Sì è vero”, risposi. “Sebbene il caso degli Ebrei sia storia passata, è un monito per il popolo oggi. Quando ci troveremo di fronte al Signore Gesù, come potremo evitare di non commettere lo stesso errore degli Ebrei?”

“È vero”, annuì sorella Fang. “Sorella Zheng, l’errore degli Ebrei consiste nell’aver ascoltato ciecamente le parole dei Farisei, basate unicamente sul significato letterale della Bibbia, spiegata dagli stessi mentre attendevano la venuta del Messia senza prestare ascolto alla voce di Dio. Allo stesso modo, per evitare di incorrere nello stesso errore degli Ebrei, noi non dovremmo ascoltare ciecamente le parole dei pastori e degli anziani solo perché conoscono la Bibbia molto bene. Se quanto essi affermano tende alla verità e non vi è nulla di falso nelle loro affermazioni, allora dovremmo ascoltarli e seguire il loro insegnamento. In caso contrario dovremmo rifiutare i loro insegnamenti. Potremmo infatti perdere l’occasione di accogliere il Signore e perdere la salvezza eterna. Recentemente, ho letto su un sito evangelico che la Bibbia documenta due tipi di scritture circa il ritorno di Cristo: una dice che verrà su di una nuvola, l’altra che verrà in segreto, ‘Ecco, io vengo come un ladro; […]’ (Apocalisse 16:15), ‘E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro!’ (Matteo 25:6). I pastori e gli anziani concordano che verrà su di una nuvola. Se ci attenessimo solo alla profezia secondo la quale Cristo apparirà su di una nuvola, ignorando le profezie sul Suo ritorno in segreto, potremmo perdere l’opportunità di essere rapiti e portati nel Regno dei cieli. Ciò mi fa pensare: quando si tratta del ritorno di Cristo non possiamo ascoltare ciecamente ciò che i pastori e gli anziani dicono, ma è essenziale ascoltare la voce di Dio, proprio come attestano le parole del Signore Gesù: ‘Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono’. (Giovanni 10:27)”.

“Uhm... ascoltando le tue parole penso a ciò che il Signore ha profetizzato quando parlava de Suo ritorno: ‘Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire’. (Giovanni 16:12–13). Quando Cristo tornerà, Egli parlerà e pronuncerà le Sue parole. Così, mentre ci prepariamo ad accogliere Cristo, dobbiamo prestare attenzione alle parole che Egli pronuncia nelle sacre scritture, conoscere Dio e seguirLo secondo l’insegnamento di Cristo, proprio come Pietro e gli altri fecero a quel tempo”, dissi con entusiasmo.

“Sì, il Signore Gesù ha anche detto che lo spirito parlerà agli uomini: ‘Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli meco’. (Apocalisse 3:20). E Apocalisse menziona molte volte: ‘Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese’. Possiamo dunque vedere che dobbiamo prestare attenzione alla voce e alle parole dello Spirito Santo. Questa è la cosa più importante nell’accogliere il ritorno di Cristo”.

A questo punto io e Sorella Fang annuimmo allo stesso momento.

Traduzione di Maria Falvo

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